Grazie a un sensore all’avanguardia che monitora la loro salute in tempo reale, le piante di pomodoro riescono a dirci quando hanno bisogno di essere irrigate, e con quanta acqua. Il sensore si chiama Bioristor, è il frutto di una collaborazione di due realtà tutte italiane.
E se le piante di pomodoro potessero parlare e comunicarci quando hanno bisogno di acqua? Sembra incredibile ma da oggi in poi potrebbe essere possibile grazie a una nuova invenzione tutta italiana. Si tratta della scoperta di un sensore all’avanguardia che monitora la salute delle piante in tempo reale, così riescono a dirci quando hanno bisogno di essere irrigate, e con quanta acqua. Il sensore si chiama Bioristor ed è il frutto di una collaborazione tra l’Istituto dei Materiali per l’Elettronica e il Magnetismo del Consiglio Nazionale delle Ricerche e una nota azienda leader nel mercato dei derivati di pomodoro.
Questa realtà è impegnata da anni nella ricerca di soluzioni per rendere l’agricoltura più resistente agli effetti della crisi climatica, come alte temperature e lunghi periodi di siccità, ha deciso di investire in questa tecnologia innovativa, applicandola prima su alcune piante – tra queste quelle di pomodoro, e poi su un campo intero.
Come funziona il bioristor che permette alle piante di autoregolarsi sulle necessità idriche
Il sensore – definito bioristor – si applica direttamente sul fusto delle piante di pomodoro, permettendo un monitoraggio in tempo reale dei processi fisiologici fondamentali. Grazie a questa tecnologia, gli agricoltori possono ricevere dati preziosi che li aiutano a ottimizzare l’uso delle risorse idriche e migliorare la qualità delle loro coltivazioni. Questo rappresenta un passo significativo verso un’agricoltura più efficiente e sostenibile.
La grande innovazione risiede nel fatto che questo sensore, dotato di un’intelligenza artificiale, non solo contribuisce al risparmio idrico ma offre anche agli agricoltori uno strumento prezioso per anticipare i problemi. Bioristor, infatti, è capace di rilevare i segnali di stress idrico con 24 ore d’anticipo.