Il camino a legna sarà sicuramente venuto in mente a molti di noi negli ultimi periodi, come soluzione alternativa al riscaldamento a gas.
Negli ultimi mesi stiamo assistendo ad un aumento spaventoso del prezzo del gas metano, questo è dovuto ai conflitti fra Ucraina e Russia, in molti hanno pensato a soluzioni alternative. Tra cui il riscaldamento derivante dalla legna, proprio come una volta, godendosi del tempore dato dal fuoco, magari in vista, di un camino i salotto. In effetti l’ idea sembra molto confortevole ma in realtà la combustione del legno causa molto inquinamento di quello che ci si aspetta.
Inquinamento della combustione del legno
Per utilizzare un camino a legna bisogna valutare la combustione del legno, infatti questa inquina molto.
La combustione del legno è responsabile della maggior parte della produzione di co2, nell’atmosfera, senza contare altri inquinanti molto importanti e dannosi per la nostra salute come i PM10 e i PM 2,5, anche meglio conosciuti come polveri sottili.
Bisogna anche valutare il grado di pulizia dei camini, quelli considerati “sporchi” infatti sono vietati per legge, soprattutto nelle zone della Pianura Padana, dove il livello delle polveri sottili è molto elevato ed in altre zone urbane. Mentre i camini puliti si possono utilizzare ma comunque producono polveri sottili, in minore quantità.
Problemi per la salute pubblica
Oltre che per l’ambiente, l’uso del camino a legna, causa dei problemi di salute anche nei cittadini.
Le polveri sottili sono molto controllate dal punto di vista normativo, soprattutto le PM10 e le PM 2,5, sono molto pericolose per la salute umana. Queste, una volta respirate entrano in circolo e possono raggiungere facilmente il cervello, il cuore ed altri organi, causando delle modificazioni di tipo cancerogeno o addirittura portare a morte prematura per i soggetti più sensibili. Dunque riscaldare con il camino a legna non sembra essere una delle soluzioni più sostenibili.