Vivere Green
pianta

Callistemone, come coltivare la pianta scovolino: c’è un “segreto” di un esperto

Il Callistemone è un arbusto che appartiene alla famiglia delle Mirtacee. Originario dell’Australia è conosciuto per la sua bellezza ma anche per la particolarità dei suoi fiori, che somigliano a scovolini per bottiglie. Possono essere di vari colori, come il rosso, il bianco e il giallo e sono raccolti in spighe cilindriche.

pianta

Coltivazione e cura della Callistemone

La pianta scovolino è molto resistente e facile da coltivare, anche se come tutti i vegetali ha delle esigenze specifiche. Se desiderate coltivarla, dovete sapere che cresce meglio in piena terra, magari in giardino, piuttosto che in vaso. Predilige una posizione soleggiata e ama la luce diretta. Teme però il freddo, quindi sappiate che se il clima della zona dove intendete coltivarla in inverno scende al di sotto dello zero, dovrete correre ai ripari.

Il terreno deve essere ben drenante in modo da evitare ristagni d’acqua, assolutamente pericolosi per le radici. Predilige terreni acidi e ricchi di sostanze organiche. Prima di piantarla quindi, mescolate la terra con il compost e la torba.

pianta scovolino

Durante la fase di piantumazione e nei primi mesi successivi, la pianta richiede un‘irrigazione regolare per stabilire le radici. Tuttavia, una volta che il Callistemone è ben radicato è in grado di resistere alla siccità. L‘acqua dovrebbe essere fornita quando il terreno è asciutto in profondità, evitando di lasciare il suolo costantemente bagnato.

Questa pianta non necessita di particolari nutrienti. Limitatevi quindi a somministrarli soltanto durante la fase di crescita attiva, dalla primavera all’autunno, utilizzando fertilizzanti naturali.

Anche se resistente all’attacco di parassiti e malattie potrebbe essere colpita da afidi e ragnetti rossi. In caso di infestazione lieve, utilizzate semplicemente un getto di acqua o un sapone insetticida naturale .

Per mantenere la forma e la dimensione della pianta,dopo la fioritura, tagliate i rami morti o troppo lunghi in modo da stimolare anche la formazione di nuovi boccioli per la stagione successiva.