Sempre più animali potrebbero essere a rischio estinzione nei prossimi anni. La causa sarebbe proprio il cambiamento climatico, determinato soprattutto dall’uomo e dall’industrializzazione. La lista è sempre più lunga. Nei prossimi anni potrebbe scomparire il salmone atlantico, la tartaruga verde e per la prima volta anche il comune pesce rosso d’acqua dolce.
La lista è sempre più lunga. Sono numerosi gli animali che nei prossimi anni potrebbero estinguersi. Animali che vivrebbero benissimo nel loro ambiente naturale, se l’uomo con le sue attività, non ne minacciasse la sopravvivenza. I più colpiti sarebbero proprio gli animali del mare. Il cambiamento climatico e il relativo inquinamento causato dall’uomo a partire dagli anni della rivoluzione industriale, è il maggiore responsabile. Secondo l’International Union for Conservation of Nature (IUCN) sono 44.016 le specie a rischio di estinzione. Sarebbero circa 2 mila in più rispetto al 2022. Un aumento impressionante che rende l’idea di quanto sia complessa l’attuale situazione ambientale che stiamo attraversando in questi anni.
Quali sono gli animali che rischiano di scomparire nei prossimi anni
Per la prima volta tra gli animali a rischio rientrano anche i pesci rossi d’acqua dolce. Il cambiamento climatico, spiega un report mostrato durante la COP28 di Dubai sul clima, ha causato un netto peggioramento della situazione per circa 6.700 specie. Ma la lista è ancora lunga. Tra le specie di animali in estinzione troviamo il salmone atlantico, ma anche le tartarughe verdi.
Il rapporto IUCN ha mostrato i rischi che sta correndo il salmone atlantico. Attualmente non è ancora minacciato di estinzione, ma il numero di esemplari è considerevolmente diminuito negli anni. Questo è sceso di quasi un quarto dal 2006 al 2020 e ora questa specie è considerata ‘quasi minacciata’.
Mentre la tartaruga verde del Pacifico centro-meridionale e orientale hanno visto aumentare il loro rischio per via dell’innalzamento dei mari. L’acqua inonda i nidi di questa meravigliosa specie, rappresentando un rischio letale per le loro uova e impedendone la riproduzione. Infine, sono a rischio anche le riserve alimentari delle tartarughe verdi.