Il riso è un ottimo cereale da integrare nella nostra dieta, non tutti sanno però che può contenere tracce di arsenico che non si eliminano semplicemente con un risciacquo in acqua corrente. Scopriamo come eliminarlo efficacemente dal riso.
Questo elemento chimico metalloide è largamente presente in natura, nell’acqua o nel suolo, viene prodotto in grandi quantità anche dalle attività umane. Tutti noi siamo esposti all’arsenico attraverso l’acqua che beviamo e il consumo di alimenti come: latticini, grano e riso. Questi cibi ne contengono elevati quantitativi perché esposti alle polveri sottili presenti nell’aria. Ricordiamo che in varietà integrali l’arsenico è più presente perché si accumula nella crusca.
Il riso è un cereale economico, utilizzabile in mille ricette dolci e salate, adatto anche a chi è celiaco, poiché privo di glutine. Come evitare i rischi di una contaminazione quando cuciniamo riso a casa? Molti consigliano di sciacquare il cereale sotto acqua corrente prima di cuocerlo, ma questo non basta. Vediamo insieme cosa fare.
Metodo per eliminare l’arsenico
L’arsenico si può eliminare efficacemente dal riso attraverso due procedimenti, ammollo e cottura con molta acqua. Se abbiamo intenzione di cucinare del riso, quindi, immergi in una ciotola il riso e lascialo riposare una notte intera. Il giorno dopo dopo una scolatura e un risciacquo in acqua corrente può essere cotto e consumato. Con questo metodo saremo sicuri di aver eliminato l’80% dell’arsenico presente.
Per la cottura è consigliabile utilizzare molta acqua, almeno cinque bicchieri d’acqua ogni bicchiere di riso. Facendo così si può eliminare fino al 57% dell’arsenico presente. A fine cottura, si scola il riso e lo si risciacqua un ultima volta con acqua calda. Questa operazione ci consente di eliminare le ultime tracce di arsenico che sono state rilasciate dal riso.
Seguendo questi semplici passaggi potrai gustare i tuoi piatti di riso, senza esporti al rischio di contaminazioni da arsenico. Ricorda sempre di variare la dieta e utilizza solo materie prime bio o di origine controllata.