Il divieto di plastica monouso è entrato in vigore a Gennaio 2022. Vediamo allora nel dettaglio cosa è cambiato e di quali imballaggi dovremo fare a meno.
Nel 2020 i cittadini Europei hanno prodotto una quantità di rifiuti di imballaggi che è cresciuta esponenzialmente negli anni e destinata a raddoppiare in assenza di contromisure.Per questo motivo la Commissione Europea ha deciso di ridurre l’uso di contenitori superflui e contenitori usa e getta in plastica, implementando la produzione di materiali riciclati e contenitori lavabili e riutilizzabili.
Questa misura ha l’obiettivo di prevenire la produzione di rifiuti di imballaggio, promuovere il riciclo di alta qualità, e ridurre il fabbisogno di risorse naturali primarie.
Quali imballaggi monouso sono stati vietati
Andiamo a vedere allora in concreto quali imballaggi sono vietati:
- Confezioni monouso in plastica delle bustine da tè
- Capsule per il caffè
- Imballaggi monouso per frutta e verdure
- Flaconcini in miniatura per hotel
- Imballaggi usati a fini di marketing
Come è facile immaginare, questa proposta ha creato dei grandi disagi alle aziende. L’uso di confezioni simili, renderà più difficile la concorrenza sul mercato, inoltre il riciclo è stato oggetto di investimenti ed ha portato enormi risultati, si teme ora un contraccolpo negativo sulle aziende che producono imballaggi e su quelle che li trattano come rifiuti.
La stessa Unione Europea prevede che ci sarà una forte contrazione nei posti di lavoro nel settore di imballaggi monouso, ma che sarà compensata dai posti creati dal settore di riutilizzo.
L’European, l’associazione che rappresenta più di 70 aziende e associazioni nazionali dell’industria europea è scettica a riguardo, in quanto il nuovo sistema andrebbe a favorire il riuso ma non il riciclo, e si rischierebbe di andare contro gli obiettivi del Green.
Entro il 2030 tutti gli imballaggi dovranno essere completamente riciclabili, e saranno vietate tutte le forme di imballaggio non necessarie. Il regolamento, inoltre, rende obbligatoria l’apposizione di un’etichetta riportante i materiali utilizzati e il flusso di rifiuti a cui è destinato.