Non è una follia: esiste davvero uno studio che sostiene che le api siano capaci di produrre tanta elettricità quanto quella di un temporale. A dirlo sono i ricercatori dell’Università di Bristol. Bisogna subito specificare che, in teoria, la ricerca in questione non era nata con lo scopo di far sapere al mondo del rapporto fra le api e l’elettricità. Lo studio voleva dimostrare che diversi organismi e animali usano i campi elettrici ambientali per cercare cibo. Solo che, indagando, è emerso che gli sciami d’api sono capaci di sviluppare un potenziale elettrico niente male.
Come fanno le api a produrre elettricità?
Lo studio ha permesso di capire meglio quale sia il rapporto fra i campi elettrici dei fiori e le api. Già da tempo è noto che questi insetti sono capaci di sentire i campi elettrici dei fiori, in modo da stabilire se quel fiore sia già stato saccheggiato da un’altra ape o meno. Solo che mentre esaminavano gli sciami, ecco che i ricercatori hanno scoperto qualcos’altro. Quando passava uno sciame d’api, infatti, i campi elettrici dell’atmosfera cambiavano anche in assenza di temporali.
Così gli studiosi hanno deciso di provare a registrare queste correnti elettriche che le api producevano mentre sciamavano. Ad onor del vero, è noto da tempo che ogni singola ape, quando vola, produce elettricità a causa dell’attrito delle ali con l’aria. Secondo quanto rilevato in precedenza, sul corpo delle api è presente una tensione elettrica variabile, anche di 1,5 V. Questa tensione tende a crescere molto lentamente, ma è capace di disperdersi molto velocemente.
Se a livello di una sola ape questo valore non appare molto importante, diverso il caso di un intero sciame d’api: in questo caso gli strumenti hanno rilevato scariche elettriche di 100-1000 volt per metro. Più lo sciame è grande, più il campo elettrico è maggiore arrivando a sviluppare una carica elettrica simile a quella prodotte dalle nuvole durante i temporali.
Una novità assoluta? Forse solo a livello di dati registrati perché in realtà gli apicoltori sanno benissimo che le api tendono a cambiare comportamento nelle vicinanze dei campi elettrici. In presenza di campi elettrici intensi, infatti, le api tendono ad avere un comportamento più aggressivo e a pungere di più. Per questo motivo gli apicoltori hanno imparato a non avvicinarsi agli alveari quando l’aria è satura di elettricità. A seconda dell’intensità del campo elettrico, poi, le api modificano anche le loro danze di avvertimento.
Un altro dato noto agli apicoltori è che, vicine a un campo elettrico, non solo le api sono più aggressive, ma sono anche più attive. Tuttavia pare che questa attività non si accompagni a una maggior produzione di miele. E a proposito di miele: lo sapevi che, praticamente, è un alimento che non scade mai?