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Allerta in mare in Italia per una strana colorazione dell’acqua: la spiegazione degli esperti

Un fenomeno naturale ha causato la separazione visibile di colori nel Golfo di Trieste, risultato dell’incontro tra acqua dolce del fiume Isonzo e acqua salata marina.

Negli ultimi giorni, la comunità locale ha manifestato preoccupazione per un insolito cambiamento nella tonalità dell’acqua del mare nel Golfo di Trieste. Questo fenomeno ha catturato l’attenzione di molti, spingendo gli esperti a fornire chiarimenti e spiegazioni scientifiche.

La percezione comune dell’acqua è spesso associata a colori come blu e celeste, ispirati dalle rappresentazioni cartografiche. Tuttavia, la realtà è molto più complessa. Non esiste un colore univoco per l’acqua; essa può apparire blu quando osservata da lontano, ma avvicinandosi si rivela più trasparente. La colorazione dell’acqua è influenzata da vari fattori, tra cui la luce solare, le condizioni meteorologiche e la presenza di organismi o sostanze nel suo interno. Ad esempio, la presenza di alghe o minerali può conferire all’acqua tonalità verdi o rossastre, mentre le nuvole possono renderla grigia e opaca.

Un Fenomeno Naturale Inaspettato

Recentemente, nel Golfo di Trieste, è stata osservata una netta divisione di colori nell’acqua. Da un lato, l’acqua si presentava di un azzurro chiaro e quasi trasparente, mentre dall’altro si mostrava di un turchese opalescente, separati da una linea bianca ben definita. Questo spettacolo ha sollevato preoccupazioni tra i residenti, i quali temevano che potesse essere il risultato di inquinamento o scarichi tossici.

Tuttavia, gli esperti hanno rapidamente rassicurato la popolazione, spiegando che si trattava di un fenomeno naturale. La separazione dei colori è stata causata dall’incontro di due masse d’acqua con diverse densità: da un lato, l’acqua salata del golfo e, dall’altro, l’acqua dolce del fiume Isonzo, che proviene dalle Alpi Giulie in Slovenia. Questo incontro ha generato un effetto visivo straordinario, ma non preoccupante.

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La Natura in Azione

Il fenomeno osservato è conosciuto come “plume” o “ventaglio di dispersione dei sedimenti”. Quando il fiume Isonzo trasporta materiale in sospensione, l’acqua risulta più torbida. Questo contatto con l’acqua marina, caratterizzata da toni cristallini, ha dato luogo a una visione spettacolare negli ultimi giorni, particolarmente visibile da chi percorreva la Strada Costiera, che si affaccia sul golfo. Le recenti piogge abbondanti hanno contribuito a questo evento, aumentando la quantità di sedimenti nell’acqua del fiume.

La leggerezza dell’acqua dolce rispetto a quella salata ha fatto sì che l’Isonzo galleggiasse sulla superficie del golfo, creando un effetto visivo che ha ricordato a molti le onde del mare che raggiungono la riva. Giorgio Fontolan, esperto di Sedimentologia applicata all’Università di Trieste, ha spiegato che quando l’Isonzo è in piena, i sedimenti che trasporta tendono a disperdersi, galleggiando al momento della confluenza con il mare, creando così questo affascinante fenomeno naturale.