Roma ha un problema con gli animali selvatici. Non solo ci sono cinghiali che vengono regolarmente attirati in città anche dai cumuli di rifiuti lasciati in giro per le strade. No, ora nella capitale ci sono anche le tartarughe azzannatrici. La paura degli esperti è che in città possa essersi formata una vera e propria colonia di queste pericolose tartarughe. Se ne vedete una in giro, non toccatele assolutamente: hanno una potenza di morso tale da essere in grado di staccare le dita sia a bambini che ad adulti incauti.
Cosa ci fanno a Roma delle tartarughe azzannatrici?
Il nome scientifico delle tartarughe azzannatrici è Chelydra serpentina. Tecnicamente questo rettile è originario del Nord America.
In Italia è vietata la detenzione e la vendita di tali animali in quanto sono assai pericolosi per l’incolumità pubblica. Questo perché, oltre al fatto di essere una delle tartarughe d’acqua più grandi in assoluto (la media del carapace è di 25 cm, ma ci sono esemplari che arrivano anche a 48 cm), ecco che ha un collo molto mobile e muscoloso che le permette di sferrare morsi rapidi e potenti, capaci di staccare le dita agli incauti che le si avvicinano o provano a toccarla.
Ad aggravare la situazione c’è il fatto che si tratta di una tartaruga assai aggressiva, decisamente più aggressiva rispetto a quelle classiche d’acqua a cui siamo abituati.
Il guaio è che una colonia di queste tartarughe potrebbe essersi insediata a Roma. Ci sono già stati diversi avvistamenti di esemplari. Il primo è avvenuto nel comune di Capena: qui un residente si è trovato questa tartaruga nel giardino di casa.
Il secondo avvistamento, invece, è avvenuto a qualche centinaia di metri di distanza da quella casa. Una donna, residente di quella zona, stava passeggiando col marito quando ha notato quell’insolita tartaruga. Riconoscendola come potenziale pericolo, ha subito dato l’allarme. Sul posto è così arrivato Andrea Lunerti, esperto zoofilo che ha confermato che si trattava proprio di una tartaruga azzannatrice.
Insieme ai Carabinieri Forestali, poi, Lunerti ha catturato la tartaruga e l’ha portata in un centro di recupero apposito che si trova a Latina. Lunerti ha ribadito che bisogna fare molta attenzione e spiegare ai bambini che non devono assolutamente toccare o cercare di prendere queste tartarughe. Questo perché la potenza del loro morso è tale da poter staccare di netto le dita di bambini o adulti.
La paura, ora, è che ci sia una colonia con esemplari che si stanno riproducendo, visto che il Tevere è poco distante. Occhio anche a tenerle distanti da cani e gatti in quanto sono molto aggressive.
Ti stai chiedendo come sia possibile che in Italia siano presenti esemplari di queste tartarughe, pur essendone vietata la detenzione e la vendita? Purtroppo c’è sempre chi le fa arrivare con il commercio illegale e poi o gli scappano o le libera quando se ne stanca.