Vivere Green
legna e stufa a pellet

Affrettati, perché sta scadendo un bonus da 8.000 euro per sostituire camini o vecchie stufe: ecco come e chi può averlo

Puoi ottenere un bonus dagli 8.000 ai 3.000 euro, se sei intenzionato a sostituire la tua vecchia stufa o il tuo camino. Però sta per scadere: è infatti valido fino al 31 dicembre 2024.

legna e stufa a pellet

Camini e stufe sono soluzioni ideali per riscaldare la propria casa e in molti casi aiutano ad abbattere le spese destinate al riscaldamento, aumentando il comfort abitativo. Per chi volesse ristrutturare il vecchio caminetto o sostituire la stufa a legna o a pellet sono ancora in vigore alcune importanti detrazioni fiscali che permettono di recuperare buona parte di quanto speso.

Bonus che, congiuntamente ad altri interventi, consentono di rendere la propria casa più moderna ed efficiente dal punto di vista energetico. Il bando in questione, prevede la rottamazione di un generatore di calore a biomassa legnosa (stufa a legna, camino aperto, stufa a pellet, caldaia a legna o pallet) con l’acquisto e l’installazione di una caldaia, camino o stufa a cinque stelle o con una pompa di calore.

Il bonus va da 8.000 fino a 3.000 euro ed è regionale. Riguarda i residenti in comune dell’Emilia e della Romagna, nelle zone di Bologna, Pianura Ovest e Pianura Est.

Ancora poco tempo per ottenere il bonus per la sostituzione di stufe e camini

scegliere stufa

Si tratta di un aiuto considerevole per le famiglie che intendono migliorare l’efficienza energetica della propria casa. Il contributo può essere richiesto fino al 31 dicembre 2024 e fino a esaurimento dei fondi disponibili. Il contributo sarà assegnato secondo l’ordine cronologico di ricezione dell’istanza.

L’impianto che da diritto all’incentivo, deve comprendere la sostituzione di un vecchio camino aperto, stufa a legna, caldaia a legno o pellet di potenza inferiore o uguale al 35kWt a 4 stelle, con un impianto a biomassa di potenza uguale o inferiore con almeno 5 stelle.

sostituire stufa

Il contributo regionale, è determinato fino al raggiungimento del 100% della spesa ammissibile al bonus, con validazione del GSE. Il contributo è riconosciuto a fondo perduto e integra quello riconosciuto dal GSE( gestore servizi energetici).