C’è un’isola di Panama che è alle prese con un problema che sta diventando sempre più frequente, anche in altre parti del mondo. In pratica le città sulla costa di questa isola dovranno inevitabilmente spostarsi verso l’entroterra in quanto l’oceano sta salendo sempre di più e rischia di inondarle.
Panama e il problema dell’innalzamento dei mari
Come dicevamo, non è solo Panama a dover fronteggiare il problema dell’innalzamento dei mari. Nel Regno Unito, infatti, ci sono alcune città in cui i residenti hanno dovuto traslocare in quanto le loro case costruite sulla costa stanno franando in mare una dopo l’altra.
L’innalzamento dei mari e degli oceani (effetto secondario collegato allo scioglimento dei ghiacciai di Artico e Antartico conseguente al riscaldamento globale causato dai cambiamenti climatici) fa sì che le coste vengono erose poco per volta, mettendo a rischio inondazione le cittadine costruite lungo le medesime.
Lo sanno bene gli abitanti della piccola isoletta di Gardi Sugdub, nell’arcipelago di San Blas a Panama. L’isola è piccola, sono solo 37mila metri quadrati e su di essa vivono circa 1.300 persone, tutte facenti parte del popolo dei Guna.
Troppe persone per un territorio così piccolo, come sottolineato anche da un report di Human Rights Watch. I bambini non hanno spazi dove giocare, le scuole sono insufficienti, ma non si può neanche pensare di edificare ulteriormente perché non ci sono più aree adibite a tale scopo.
Come se non bastasse, poi, l’innalzamento dei mari sta rubando la costa agli abitanti. Quindi qui non solo non è possibile edificare, ma, anzi, le case presenti lungo la costa dovrebbero spostarsi all’interno, dove, però, non c’è spazio per costruire.
Inoltre, secondo i dati dell’Intergovernamental panel on climate change, entro il 20250 il mare risalirà lungo la costa di 0,27 metri. Il che è un guaio visto e considerato che, il centro di Gardi Sugdub, si trova solamente a un metro di altezza rispetto al livello del mare.