La siccità è un grande problema, sopratutto per alcune città dell’Italia. Agrigento, la città siciliana riconosciuta come patrimonio dell’UNESCO, sta affrontando una crisi senza precedenti a causa della siccità che si è abbattuta sulla regione. Questa situazione ha portato le autorità locali a scoraggiare l’afflusso turistico durante la stagione estiva.
Oltre che dalle condizioni meteorologiche a peggiorare la situazione ci sono anche infrastrutture, datate e non adeguate. La mancanza d’acqua sta mettendo a dura prova sia i cittadini residenti che i visitatori, in quanto anche semplici gesti quotidiani, come la doccia o o l’accesso all’acqua corrente nei bagni degli alloggi turistici non sono assicurati. Gli hotel e i bed and breakfast sono costretti ad acquistare acqua da fonti esterne per soddisfare le necessità primarie dei loro ospiti, aumentando così i costi operativi senza offrire soluzioni a lungo termine.
Agrigento lancia lo stato di emergenza idrica
Questa situazione non sta solo colpendo il settore turistico ma sta anche danneggiando l’agricoltura locale. I raccolti marciscono e gli animali soffrono la sete. Persino le celebri arance siciliane marciscono sugli alberi. I bacini idrici utilizzati per l’irrigazione registrano livelli estremamente bassi, compromettendo la produzione agricola dell’isola.
Il governo regionale della Sicilia ha dichiarato lo stato di emergenza e ha chiesto supporto al governo nazionale per importare acqua e ricostruire il sistema degli acquedotti. Purtroppo però, risposte e soluzioni tardano ad arrivare. Il cambiamento climatico e l’aumento costante delle temperature, aggravano il problema giorno dopo giorno, portando la Sicilia a vivere una delle peggiori emergenze legate alla siccità mai provate.
Proprio in questo periodo, la città si prepara ad accogliere il titolo di Capitale della Cultura nel 2025. Tra dolcezza e amarezza quindi ci si augura di trovare presto una soluzione all’emergenza idrica e di veder tornare la città a splendere e a vivere in estate l’allegria e la ricchezza che il turismo apporta ogni anno.