Un innovazione dell’edilizia, il materiale edile che sfrutta il calore per mantenere gli edifici caldi in inverno e freschi in estate. Lo hanno sviluppato alcuni ricercatori della University of Chicago. Si tratta della termoregolazione elettrocromica, scopriamo di cosa si tratta.
Un materiale per costruire case che riescano a trattenere il caldo in inverno e raffreddarsi da sole in estate. Sarebbe un enorme passo avanti per rendere la nostra impronta sul pianeta più sostenibile: ridurre i costi e tagliere i consumi, con conseguente miglioramento delle condizioni del pianeta.
Un team di ricercatori ha appena pubblicato uno studio che presenta un materiale camaleontico, in grado di comportarsi proprio in questa maniera. Ecco i risultati della ricerca.
materiali elettrocromici cosa sono?
Nei giorni scorsi una squadra di ricerca capitanata dal professor “Po-Chun Hsu” della University of Chicago ha pubblicato i risultati di uno studio su un materiale edile davvero rivoluzionario in grado di sfruttare la termoregolazione elettrocromica. La rivoluzione sta nella sua capacità di cambiare colore, e di conseguenza la quantità di calore che assorbe o rilascia.
I colori, infatti, reagiscono diversamente ai raggi luminosi e hanno diverse capacità termiche. Pensiamo al nero in estate, o al bianco di certe tipiche case del Meridione: non sono colori casuali, ma studiati per dare più calore o rinfrescare meglio.
Il materiale studiato dai ricercatori è capace di cambiamenti elettrocromici, ovvero di cambiare colore grazie a degli stimoli di origine elettrica.
Come funziona la termoregolazione elettrocromica?
Questo materiale camaleontico (e non infiammabile) si modifica a seconda dell’esigenza. In estate mantiene fresco l’interno delle abitazioni, mentre in inverno trattiene il calore. Tutto questo, sfruttando il calore infrarosso che trattiene in quantità sempre variabile a seconda del colore e del momento, che può essere modificata grazie a un dispositivo che usando energia elettrica induce lo spostamento chimico tra gli strati del materiale.
Si tratta, di un materiale composto da uno strato modificabile, che può assumere due conformazioni differenti. Quando lo si utilizza in forma di rame solido (l’elettricità lo fa depositare in una pellicola sottile) gli si dà la capacità di trattenere il calore infrarosso. Quando invece lo si trasforma in soluzione acquosa, questa emette gli stessi infrarossi che invece il rame tratterrebbe.
Può portare risparmio?
Se questo materiale camaleontico venisse prodotto, i risparmi in termini di energia sarebbero notevoli: nel paper si parla di un risparmio di circa l’8,4% annuo e di un consumo energetico per l’attivazione dei cambiamenti elettrocromici davvero esiguo (lo 0,2% del consumo totale di energia di tutto l’edificio).
La termoregolazione, quindi, potrebbe rappresentare un eccellente modo per risparmiare energia consumando sempre meno risorse.