Tutti noi possediamo in casa un forno, un elettrodomestico in grado di cucinare le pietanze con diverse modalità in base alle nostre esigenze. I forni moderni utilizzano fonti energetiche come elettricità o gas. Inoltre possiedono un termostato per regolare la temperatura, un timer per calcolare i tempi di cottura ed infine una ventola in grado di distribuire il calore nell’elettrodomestico. Non tutti sanno però che, a seconda della modalità con la quale si sceglie di cucinare il cibo, il nostro forno avrà dei consumi ben diversi. In quest’articolo vi spiegheremo qual è la modalità che consuma più energia e, al contrario, quella che consuma meno, riducendo così anche la spesa in bolletta.
In che modalità il forno consuma di meno?
Quando si sceglie di cucinare con la modalità statica, il nostro forno distribuirà uniformemente il calore al suo interno, senza far uscire aria al do fuori. Viceversa invece se usiamo il forno in modalità ventilata, la ventola diffonderà il calore in maniera disomogenea all’interno del forno.
In genere la cottura degli alimenti in modalità statica consuma di più rispetto alla modalità ventilata. Questo accade perché la ventola riscalda più rapidamente il forno. Inoltre essa tende a smuovere l’aria calda, in modo tale da far cuocere bene la pietanza. Inoltre, sempre grazie a tale ventola che sposta il calore all’interno del nostro forno, sarà possibile cucinare più alimenti contemporaneamente, riducendo quindi ulteriormente i tempi di cottura.
Tuttavia molti forni, quelli più datati, possiedono solo una fra queste modalità. In questo caso, se doveste cucinare in modalità ventilata ma avete solo quella statica, basterà alzare la temperatura di circa 20 gradi per avere lo stesso effetto della modalità ventilata. Al contrario, se la ricetta richiede una cottura statica ma disponete solo della modalità ventilata, non dovrete far altro che abbassare di circa 20 gradi il vostro termostato.