Chiamato nel gergo agrario marciume apicale del pomodoro, i pomodori neri sotto costituiscono una fisiopatia.
Il primo passo essenziale è quello di capirne le cause, sicché, oltre all’effetto antiestetico, pregiudica le qualità organolettiche del raccolto. Andiamo, dunque, a vedere come affrontare tale problema ben noto tra i contadini.
Pomodori neri sotto: cosa sono e modalità di trattamento
Tale condizione deriva da insufficienze idriche. Ciò provoca una reazione della pianta che sottrae rapidamente acqua, interferendo con il trasporto del calcio. L’assenza di stomi equivale a nessuna attività respiratoria e, di conseguenza, la coltura avrà la peggio rispetto agli altri organi vegetativi dove avviene il ricambio idrico.
In principio i pomodori che diventano neri sotto hanno un aspetto maggiormente opaco nella zona apicale. Con il degenerare delle condizioni, la zona colpita diventa scura e infine assume una tonalità nera. Al tatto è depressa e di consistenza coriacea.
La complicazione riguarda i frutti nella fase di accrescimento. Pertanto, nel periodo di maggiore sviluppo. Non è scontato che ogni parte della pianta ne paghi pegno, ma i pomodori neri sotto maturano prima e in modo anomalo, diventando immangiabili. Il verificarsi di certe condizioni ne accresce la probabilità di manifestazione quali:
- alta salinità del suolo;
- ferite accidentali sui frutti;
- eccesso di concimazioni ricche di azoto;
- nematodi del terreno;
- presenza di malattie fungine;
- sbalzi idrici;
- terreni poveri di calcio.
L’applicazione di idonei accorgimenti impedirà la formazione di pomodori neri sotto. In primo luogo, è essenziale irrigare nella maniera corretta, regolare. No a eccessi né a carenze. In fase di preparazione del terreno conta effettuare una buona concimazione di fondo, ricorrendo possibilmente al letame maturo.
Inoltre, le rotazioni colturali vanno osservate, senza ricorrere, perciò, al medesimo punto. In caso di disagi riscontrati durante le annate precedenti, la ragione è forse da attribuirsi al deficit di calcio. Per sopperire, un ottimo prodotto naturale, diffuso nell’agricoltura biologica, è il litotamnio.