La cola è una pianta sempreverde perlopiù proveniente da Paesi africani: Costa d’Avorio, Sierra Leone, Senegal e Nigeria. A causa della forte domanda, oggi viene, però, anche coltivate nelle aree calde del Sudamerica e del Sud-est asiatico.
Com’è la pianta di cola, dove cresce e quali caratteristiche ha
La pianta di cola può raggiungere un’altezza di 20 metri e sviluppare una corteccia con diametro di 50 cm. Grazie alle rinomate proprietà, le aziende si avvolgono dei frutti per la preparazione di bevande gassate (tra cui la più famosa Coca-Cola). Il frutto è un follicolo rossastro molto resistente, al cui interno giacciono i semi, ovvero le noci di cola, che è la parte utilizzata in ambito industriale.
Nel ciclo di vita possono assumere colori di vario tipo, fino al rossastro, quando hanno raggiunto la completa maturazione. Appena prima si procede con la raccolta. Ai semi viene tolta inizialmente la pellicola protettiva, dunque comincia la fase successiva, che differisce in base alla zona di raccolta. Mentre nei Paesi dalla quale ha origine viene trattata fresca, nell’emisfero occidentale le noci vengono essiccate e ridotte in polvere.
La polvere può essere comodamente comprata sul mercato oppure ottenuta a casa, colpendo le noci secche con un mortaio. Di base, la cola ha gli stessi principi di caffè e tè, con la caffeina e la teobromina. Ma la combinazione con differenti sostanze conferisce alla caffeina un prolungato sapore dolciastro.
Così ha trovato diffusione nel campo delle bevande e, allo stesso modo, in ambito farmaceutico. Contribuisce, infatti, a rendere meno sgradevole il sapore di certi farmaci.
Un’altra modalità d’uso della cola è quella di cicatrizzante delle ferite. Ecco perché, ad esempio, è assunta dagli sportivi e da chi sostiene un’attività lavorativa pesante, mentalmente o fisicamente. Aiuta la funzione renale e aumenta la frequenza cardiaca.
Se consumata in dosi moderate può contribuire alle performance durante la giornata, senza effetti controindicativi.