Hai trovato un riccio e non sai cosa dargli da mangiare? Tutto dipende dai ricci. A seconda che stiamo parlando di riccio europeo o di riccio africano, la dieta cambia leggermente. Inoltre devi anche considerare che il riccio europeo è un animale selvatico autoctono, quindi in teoria per legge non può essere detenuto in casa. Il riccio africano, invece, è considerato un animale esotico da compagnia.
La dieta dei ricci
Partiamo dal riccio europeo (Erinaceus europaeus). Anche se la sua detenzione è vietata, potrebbe capitare di imbattersi in un riccio ferito o stordito dal freddo o dal letargo e doverlo mettere in sicurezza in attesa che il Cras venga a recuperarlo. Fermo restando che in questo caso dovete chiedere sempre indicazioni alle associazioni di recupero della fauna selvatica su come gestirli e alimentarli, ecco è bene sapere che il riccio europeo è un animale onnivoro.
La dieta del riccio europeo comprende lumache, lombrichi, insetti, ragni e scorpioni. Inoltre non disdegna di nutrirsi di uova, piccoli rettili o anfibi se gliene capita l’occasione. Arriva anche a mangiare i topi. Può anche mangiare frutta, ghiande, bacche e foglie se c’è scarsità di cibo.
Tutto molto bello, ma se ne dobbiamo stallare uno temporaneamente? Visto che è improbabile riuscire a dargli da mangiare lumache, insetti e ragni, ecco che normalmente si opta per crocchette e scatolette per gatti con pochi cereali e tante proteine. Se vogliamo, possiamo dargli anche lombrichi (basta andare nei negozi di caccia e pesca), ma non le camole della farina o quelle del miele, troppo grasse e con pochi nutrienti.
Si può integrare il tutto con pezzettini di mela, pera e banana, possibilmente usando frutti maturi. Da evitare, invece, la frutta esotica. Se vuoi puoi anche dargli delle carote lesse o del tarassaco. Per aumentare la quota proteica, puoi dargli pezzettini di carne cotta o uova, anche esse cotte.
Se invece hai un riccio africano (Atelerix albiventris) devi considerare che tende a essere più insettivoro. In natura mangia insetti, carne e vegetali. Se lo detieni come animale domestico, la sua dieta si basa su crocchette e scatolette per gatti ricche di proteine e povere di cereali. Al tutto devi abbinare, poi, anche piccoli pezzi di frutta, carne cotta, uova sode e grilli. Chiedi poi al tuo veterinario se sia necessaria anche un’integrazione con vitamine e minerali.
Ah, se trovi un riccio neonato e ti viene l’idea di allattarlo, sarebbe bene contattare prima un Cras o le associazioni di recupero. Non è facile, infatti, gestire l’alimentazione dei ricci neonati in quanto non esiste in Italia un latte apposito. Che non ti venga in mente di dare il latte vaccino al riccio neonato: morirebbe nel giro di poco tempo perché i ricci non digeriscono il lattosio. Devi usare, al massimo, il latte per gattini che abbia meno lattosio in assoluto. Uno dei migliori è l’Esbilac, ma è difficile da trovare. Inoltre il tutto va integrato con vitamina B e minerali.
Ricordati poi di non dare mai da mangiare ai ricci latte, formaggi, salumi, uova e carne cruda, carboidrati di qualsiasi tipo (quindi pane, pasta, grissini…), dolci, cioccolato, caffè, avocado e mandorle.