Metalli pesanti come cadmo e piombo nel cioccolato fondente? Questa è l’allerta che arriva da Consumer Reports, associazione di consumatori degli Stati Uniti che ha rivelato come nel cioccolato fondente di marchi noti e grosse multinazionali siano presenti quantità di piombo e cadmo considerate pericolose. Tuttavia le aziende si didenfono, sostenendo che le tavolette abbiano livelli entro i limiti consentiti dalla legge. Chi ha ragione, dunque?
Cosa ci fanno piombo e cadmio nel cioccolato fondente?
Consumer Reports ha analizzato 28 tavolette di cioccolato appartenenti a 21 marzhi diversi, fra cui anche Lindt, Mondelez International, Trader Joe’s e Theo Chocolate. Per i test, hanno utilizzato i limiti imposti dalla California. Tali limiti sono di o,5 microgrammi per il piombo e 4,1 microgrammi per il cadmio.
Si è così visto che in dieci tavolette c’erano alti livelli di piombo, fra cui anche quelle della Lindt con l’85% di cacao. Otto tavolette avevano livelli di cadmio sopra la media. Altre cinque avevano valori alti sia di piombo che di cadmio, fra cui le tavolette di cioccolato biologico Green & Black’s di Mondelez.
Il fatto è che nelle fave di cacao è purtroppo normale trovare minime quantità di cadmio e piombo. Ovviamente nel cioccolato fondente troviamo livelli più alti di questi metalli pesanti per il semplice fatto che contengono più cacao rispetto al cioccolato la latte.
Il problema è che, anche se magari sono presenti livelli di metalli pesanti in piccole dosi, essendo che questi metalli sono presenti anche in altri alimenti come carote, spinaci e patate dolci, ecco che non è poi così scontato riuscire a raggiungere livelli tali da essere considerati pericolosi per la salute umana.
Per esempio, nei bambini alti livelli di metalli pesanti portano a problemi di sviluppo e deficit intellettivi. Negli adulti, invece, possono causare danni al sistema nervoso, aumento della pressione, deficit immunitari, disturbi riproduttivi e anche insufficienza renale.
Ovviamente i produttori di queste tavolette di cioccolata hanno ribattutto che i dati citati dallo studio di Consumer Reports non erano relativi agli standard di sicurezza alimentare. Inoltre un’altra indagine condotta da esperti ha sottolineato che il piombo e il cadmio presenti nel cacao erano dovuti all’assorbimento dal suolo di questi metalli. In aggiunta, durante la lavorazione dei chicchi, questi vengono trattati in modo tale da ridurre le quantità di piombo e cadmio che finiscono poi nel cioccolato.
Lo scopo di Consumer Reports era quello di portare alla luce questo problema in modo da suggerire sistemi che a monte impediscano alle fave di cacao di essere contaminate da metalli pesanti. Sistemi che esistono già, in effetti.
Intanto negli USA alcuni consumatori, forti dei dati di Consumer Reports, hanno deciso di fare causa a Hershey e Trader Joe’s per pratiche ingannevoli. Alle due aziende è contestato il fatto di non aver rivelato ai consumatori i livelli di piombo e cadmio dei loro prodotti.
Se siete preoccupati in merito alla questione metalli pesanti, ecco alcuni alimenti che aiutano a depurare il corpo da tali sostanze.