I semi di chia negli ultimi anni hanno guadagnato popolarità e sono diventati uno degli alimenti più popolari in Europa.
I semi di chia sono una fonte di nutrienti importanti, tra cui omega 3 , fibre e proteine. Tuttavia come per qualsiasi prodotto agricolo, ci sono preoccupazioni riguardi l’utilizzo di pesticidi. Alcuni servizi di controllo tedeschi nel 2022 hanno deciso di esaminare 20 campioni di questo prodotto.
Nelle indagini sono stati trovati 4 tipi di pesticidi, tra cui il paraquat e l’acido fosfonico.
L’acido fosfonico è un prodotto inorganico presente in molti frutti e verdure. Il prodotto usato commercialmente dalle industrie è però ottenuto dal fosfato, estratto dalle miniere statunitensi.
L’erbicida paraquat è un fitofarmaco diserbante ad azione dissecante, utilizzato nella preparazione di letti di semina o trapianto. L’avvelenamento può determinare insufficenza respiratoria acuta
Cosa sono i semi di chia
La chia è una pianta originaria del Messico e dell’America centrale che produce i semi noti come chia. Questi semi sono stati utilizzati per secoli dalle popolazioni indigene come fonte di nutrimento. Oggi i semi di chia sono diventati popolari come supplemento alimentare a causa della loro alta concentrazione di nutrienti.
I semi di chia sono ricchi di nutrienti essenziali, tra cui l’Omega-3, fibre e proteine, calcio e antiossidanti. Inoltre sono bassi in calorie e hanno un basso indice glicemico, il che li rende un’ottima scelta per le persone che cercano di perdere peso o di gestire il diabete.
Possono essere consumati crudi, aggiunti alle insalate o ai frullati, o utilizzati per preparare il “budino di chia”. Possono anche essere utilizzati come sostituto dell’uovo in alcune ricette vegane.
Possono inoltre essere utilizzati come agente addensante per i prodotti alimentari come i succhi di frutta e i frullati. Inoltre possono essere utilizzati per fare pane, cracker o altri prodotti da forno.
Alla fine del 2017 i semi di chia sono entrati a far parte dell’elenco dell’Unione dei nuovi alimenti, che indicava anche il limite di quantità da assumerne. Nel 2020 queste restrizioni sull’assunzione giornaliera e sulle raccomandazioni sulle quantità massime, sono state abolite