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Arriva il consenso dell’Ue, anche per un altro tipo di insetto nel cibo: ecco cos’è e dove potremmo trovarlo

Dopo l’introduzione di grilli e locuste dal 26 gennaio potranno essere messe in commercio anche le larve della Farina, grazie all’assenso dell’Unione Europea.

La presenza di questi insetti nella farina rappresenta un problema per la qualità e l sicurezza alimentare. La Commissione Europea ha recentemente dato l’ok per la commercializzazione di farine contenenti fino ad un massimo di 2 larve per 100 grammi di prodotto.

insetti

Questa decisione è stata presa perché questi insetti, se presenti in piccole quantità, non rappresentano un rischio per la salute umana. Inoltre la presenza di larve in un prodotto alimentare indica che la farina proviene da un ambiente naturale e che non è stata sottoposta a processi di sterilizzazione aggressivi.

Introduzione delle larve nel sistema alimentare tra dubbi e perplessità

Tuttavia è importante sottolineare che questa decisione presa dalla Commissione Europea non significa che tutte le farine in commercio possono possedere larve. Le farine utilizzate per la produzione di alimenti per animali o per l’industria alimentare in generale sono soggette a diversi standard di qualità più rigorosi.

Inoltre anche se la presenza di larve in piccola quantità non rappresenta un pericolo per la salute umana, è importante che i produttori di farina seguano rigorose pratiche igieniche per evitare la loro proliferazione e garantire che il prodotto sia il più pulito possibile.

insetti che strisciano

Solitamente la presenza di questi insetti nella farina è un’indicatore di un problema di conservazione. Questo significa che la farina non è stata conservata in modo corretto o è stata esposta a fonti di calore o umidità.

Le larve della farina, congelate, essiccate, in pasta o in polvere potranno essere commercializzate come nuovo alimento dal 26 gennaio 2023. Con l’introduzione delle larve, sono 4 gli insetti e i derivati che hanno ricevuto il via libera per entrare a far parte di un nuovo concetto di alimentazione.

Rimangono dubbi, perplessità e scetticismo, ma non ci resta che proiettarci nel futuro con curiosità dando spazio a nuove sperimentazioni. Queste garantiranno una diversità delle scelte alimentari e faranno la differenza per l’ambiente.