Manuel MagariniA partire dalla cucina, possiamo ridurre l’impatto ambientale in misura ragguardevole. È sufficiente adottare dei buoni comportamenti, a cui magari presti poca attenzione o che non conosci affatto.
In questo articolo, ci andremo a soffermare su alcuni di essi, affinché ti possa sentire in pace con te stesso, avendo dato il tuo contributo per la salvaguardia dell’ambiente.
In che modo ridurre l’impatto ambientale
Come prima cosa, cerca prodotti di stagione e a km 0. Con l’espressione “km 0” ci riferiamo, in primis, alla frutta e alla verdura, coltivata in campi abbastanza vicini a casa (lontani al massimo 70 km). In tal caso, la filiera è corta e si riducono, quindi, anche i trasporti utilizzati. Trovarli è semplice, sicché, oltre al mercato rionale, li vendono pure i supermercati, mettendoli, di solito, in un punto preciso.
Quando fai la spesa cerca di limitarti a una quantità di cibo che riuscirai effettivamente a consumare nel giro di una settimana. Evita di lasciarti prendere troppo la mano perché, altrimenti, correresti il rischio di accumulare avanzi.
Nel momento di riporli in frigorifero, scegli gli scomparti giusti. La carne collocala nel ripiano basso, dove la temperatura è più fredda, la frutta e la verdura posizionale nei cassetti adibiti e così via.
La spesa falla con borse riutilizzabili. No, insomma, ai sacchetti di plastica, che sono pur sempre difficili da smaltire. Invece di ricorrere alla carta assorbente, adopera gli stracci da cucina.
Se devi cambiare elettrodomestici prediligi quelli di classe energetica più elevata. A fronte di un maggiore investimento iniziale, rientrerai della spesa nel medio-lungo periodo, poiché consumano meno. Regolati pure sulle dimensioni, specialmente del frigo, in base a quanti siete in famiglia.
Infine, gli articoli di seconda mano hai modo di acquistarli sia sulle piattaforme e-commerce sia in negozi appositi. Non parliamo solo di servizi di piatti, bicchieri, ecc. ma anche di mobili da cucina.
Martina Pragliola
