Affinché la crescita avvenga in maniera forte e rigogliosa, è necessario eseguire regolarmente la potatura della pianta di rosmarino. Togliere i rami morti le permette, infatti, di sopravvivere nel tempo, rigenerandosi con nuove foglie.
Potatura del rosmarino: quand’è il momento adatto
Il rosmarino è una specie resistente anche alle temperature più rigide. Di solito, viene utilizzata in cucina per aromatizzare i piatti. Tuttavia, esistono delle ulteriori modalità d’uso, come, ad esempio, la realizzazione di infusi.
In questo periodo chi l’ha nel suo giardino (o sui balconi) si chiede quando sia il momento giusto di effettuare la potatura del rosmarino. Gennaio è un buon mese per occuparsene? Oppure conviene rimandare il discorso a un periodo successivo?
Nei tuoi panni aspetteremmo la primavera, in quanto il clima sarà meno rigido. Provvedendovi adesso la pianta rischia di risentirne particolarmente, fino al punto di seccare e morire.
A ogni modo, la potatura impone il rispetto di precise regole. La pianta non deve essere tagliata per più di un terzo, perché, in caso contrario, i rami rimarrebbero troppo legnosi. Per tenere alla larga funghi e parassiti adopera un paio di cesoie igienizzato.
Hai anche la possibilità di moltiplicare il rosmarino mediante talea. Si tratta di un’operazione più semplice di quanto una persona inesperta possa credere, a patto di avere pazienza. Innanzitutto, metti un rametto nella terra soffice e tienila bagnata per un bel po’, finché non inizierai a notare i risultati. Dal rametto cominceranno a crescere dei primi germogli.
In alternativa, per far crescere un’altra piantina di rosmarino metti il rametto in un vasetto d’acqua. Le radici che vedi affiorare devono essere forti prima di essere trapiantate nel terreno. Se hai la fortuna di avere un giardino, con questo metodo puoi coltivare una serie di talee, formando così una siepe che senz’altro in estate ti inebrierà del profumo.