Preparare una tazza di caffè zero waste è davvero questione di poco.
Anche se può sembrare un gesto di scarsa rilevanza, nel medio-lungo termine darai un contributo effettivo alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’ambiente.
Come preparare un caffè zero waste
Il rispetto dell’ecosistema passa pure attraverso i semplici gesti di ogni giorno. Applicando il nostro metodo eviterai di generare ulteriori rifiuti rei di inquinare il pianeta e potrai dire di aver fatto la tua parte.
L’opzione migliore è quella di recarsi in un negozio qualsiasi della tua città e comprare caffè, sia in grano sia macinato. Se ne hai l’opportunità, non salire in auto, a meno che tu non sia in possesso di un modello elettrico.
Prova ad acquistare un prodotto equo, solidale e con imballaggi ecologici, poiché ti adopererai alla tutela dell’ambiente dei Paesi dai quali proviene e della manodopera addetta alla raccolta.
Ci sono diversi modi per ricavare il caffè zero waste a casa senza generare sprechi inutili. Ci riferiamo all’impiego della classifica caffettiera italiana (o, al massimo, americana). In alternativa, applica il metodo pour over, ma, invece di usare filtri usa e getta, sfruttane uno riutilizzabile.
Siccome la quasi totalità delle tazze da asporto non viene riciclata, se preferisci consumare un caffè lontano da casa, vedi di berlo direttamente al bar/caffetteria. Non ne hai modo? Ordinalo da portare via, sempre nella tua tazza riutilizzabile o thermos.
Dopo aver comprato il caffè, prova a dargli una seconda vita. I fondi hanno migliaia di modalità d’uso, tra cui:
- rimuovere la puzza dai tubi del lavandino: versali insieme all’acqua bollente;
- eliminare il cattivo odore dal frigorifero: mettili in un barattolo e, quindi, in frigorifero, senza coprire;
- ottenere un esfoliante: mescolali con l’olio (o il solito sapone) e otterrai uno scrub dalla consistenza davvero morbida. In aggiunta, hai occasione di applicarlo sulla pelle per un trattamento anticellulite.