Le arachidi anche note come noccioline americane, sono molto semplici da poter coltivare nel nostro orto domestico e in grado di appagare facilmente chi le coltiva.
La parte della pianta che da i frutti è sotto terra, mentre la parte aerea quindi quella vegetale è molto bella da ornamento.
Nel nostro paese non è mai stata coltivata in maniera intensiva. Ma la sua rusticità e la facilità nel conservare i semi ha permesso alla pianta di prendere piede anche in Italia.
La pianta di arachidi
La pianta delle arachidi è una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose.
Oltre a queste lo sono anche ceci, piselli e fave appartengono alla famiglia delle leguminose. La caratteristica principale di questa famiglia è quella di portare miglioramenti al terreno.
Il miglioramento del terreno da parte delle leguminose, tra qui le arachidi, avviene grazie alla capacità di captare l’azoto atmosferico e fissarlo nel terreno, rendendolo disponibile alle piante.
La pianta di arachidi può avere forma cespugliata o arbustiva, gli steli sono robusti ricoperti da una leggera peluria. I fiori crescono a livello ascellare delle foglie e sono di colore giallo sgargiante, in periodo primaverile. Una caratteristica delle foglie della pianta è che durante la notte si chiudono, come se dovessero dormire anche loro.
Coltivazione delle arachidi
Per quanto riguarda la coltivazione delle arachidi serve fare attenzione alle temperature. Sono di origine tropicale dunque non sono in grado di tollerare temperature fredde.
Il periodo migliore della semina è quello primaverile, dove le temperature non scendono più sotto lo zero di notte, dunque Marzo e Aprile in base alla latitudine.
Per quanto riguarda la fioritura il range ottimale di temperatura è di 20 gradi indicativamente. Mentre i suoi frutti che prendono il nome di bacilli, maturano sotto terra a ridosso delle radici ad una temperatura di 30 gradi.