Potresti non averlo notato, ma quest’anno la frutta è un po’ più piccola rispetto a qualche tempo fa. Ovviamente non vale per tutti i frutti, ma per esempio le castagne erano nettamente più piccine (anche se la qualità è rimasta invariata). Tutto per colpa della siccità che ha funestato le campagne in questo 2022. Fra gli effetti della mancanza di piogge, infatti, c’è stata anche una riduzione delle dimensioni dei frutti.
Frutta più piccola a causa della siccità
Forse non tutti sanno che l’Unione Europea ha delle norme che stabiliscono quali siano le dimensioni minime e massime per determinati prodotti alimentari. Per mele, pere, agrumi, pesche, fragole, uva, kiwi, insalata, peperoni e pomodori sono previsti determinati parametri, che un po’ strizzano anche l’occhio al fatto che il consumatore odierno considera buono, gustoso e sano ciò che è bello e grande. Anche se sappiamo che non è proprio così.
Solo che quest’anno gli agricoltori hanno avuto i loro guai a causa della siccità. Fra le tante conseguenze, infatti, c’è anche il fatto che la frutta talvolta è cresciuta di meno rispetto a quanto siamo abituati.
C’è da dire che questo non ha influito sulla qualità: uva e castagne (a proposito, ecco qualche buon consiglio su come preparare questo frutto che, fra l’altro, è protagonista anche di diverse leggende), per esempio, hanno sofferto di questa riduzione, ma la qualità è rimasta inalterata.
Ma il consumatore medio questo non lo sa, vede al mercato la frutta più piccola e pensa che sia meno buona. Nella stessa situazione si è trovata anche la pera estiva: in questa estate 2022, questi frutti sono rimasti decisamente più piccole. Il che ha generato una bizzarra situazione: quelle poche pere grandi che ancora si trovavano nei mercati, sono salite tantissimo di prezzo vista la loro esigua quantità. E quelle piccole, invece, sono state snobbate, sempre per quel bias cognitivo per cui la gente associa frutti di dimensioni minori a prodotti di minor qualità e gusto.
Il problema è che il cambiamento climatico è ormai in atto e che stagioni di siccità come quella appena passata saranno sempre più la norma.
Questo vuol dire che la frutta rischierà di essere sempre più piccola rispetto a quanto siamo abituati, cosa che potrebbe spingere alcuni agricoltori a utilizzare più fertilizzanti e pesticidi nel tentativo di aumentarne le dimensioni per raggiungere gli standard minimi richiesti dall’UE.