La fibra di mais è un prodotto di origine recente, 100% biodegradabile, ricavata dai chicchi di mais. Andiamo a conoscere meglio questo prodotto e vediamo quale sono i suoi utilizzi.
La fibra di mais viene preparata facendo fermentare i chicchi di mais, per estrarre l’acido polilattico, che viene lavorato per produrre poi le fibre vere e proprie.
Con questo prodotto si realizzano pannelli. Le fibre di mais, sovrapposte in veli sottili, vengono portate a 160 gradi in appositi forni, per consentire la termolegatura delle fibre, e la formazione di pannelli di diverso spessore e densità.
Il prodotto è altamente traspirante, inoltre è anche un ottimo termoacustico. Questi pannelli non comportano alcun rischio per la salute durante la messa in opera. In caso di incendio emettono poco fumo e sono autoestinguenti. Vengono utilizzati per intercapedini, cappotti, interni ed esterni, pareti divisorie, controsoffitti e pavimenti.
Può essere completamente riciclata e riutilizzata come materia prima, o si dissolve con un impatto ambientale pari a zero. Possiede ottime qualità, è morbida al tatto, garantisce capacità isolanti ad altissimo livello, è duratura, completamente ipo-allergenica, assorbe l’umidità in eccesso in tutti gli ambienti.
Altri usi della fibra di mais
La fibra di mais offre le caratteristiche e il confort che sono proprie delle fibre naturali più conosciute, come la lana, la seta, il cotone. Inoltre condivide anche alcune buone proprietà delle fibre sintetiche, come il basso costo e la facilità di cura. Infatti queste fibre si sporcano molto difficilmente, e si smacchiano facilmente.
Oltre che per i pannelli la fibra di mais viene utilizzata per creare tessuti che vengono impiegati per le loro proprietà igroscopiche e la facilità di tessitura. Vengono utilizzate spesso nell’ambito della pesca e dell’agricoltura. Inoltre è utile per la fabbricazione di prodotti utili per la filtrazione. Per via delle sue caratteristiche, è un prodotto eccezionale per produrre materassi e imbottire le coperte.