Tale madre, tale figlia! La bambina di tre anni protagonista della nostra storia è già un’esperta di germinazione delle piantine. A insegnarglielo è stata la sua mamma, un ingegnere forestale, un idrologo e il motore della bella iniziativa messa in atto.
Le due hanno prodotto e donato oltre mille piantine nate in gusci d’uovo per incoraggiare le persone a coltivare l’orto.
Una simpatica iniziativa per sensibilizzare sulla coltivazione delle piantine
In un’intervista a CicloVivo, Ana ha spiegato la genesi del progetto. Il tutto è nato quando hanno cominciato a piantare i semi di frutta e verdura che mangiano a casa. Hanno iniziato a metterli in vaso con il terriccio, facendole così crescere. Nel prosieguo, la madre ha avuto l’intuizione di distribuirle.
in strada. Dapprima ricorrevano a contenitori di yogurt, fino al punto in cui non erano più sufficienti. Allora è arrivata la seconda parte dell’iniziativa, ovvero il riutilizzo dei gusci d’uovo.
Secondo Ana, la decisione è dipesa da due motivi principali: le piccole dimensioni, ragion per cui non è necessario usufruire di una notevole quantità di terriccio; la loro biodegradabilità. E possono persino servire a mo’ di fertilizzante per la pianta stessa. Una soluzione corretta da un punto di vista ecologico e fattibile da quello economico.
Madre e figlia hanno poi cominciato a distribuire le piantine lungo le vie di Blumenau, in Brasile. Non appena hanno condiviso le foto sui social network, hanno guadagnato visibilità e tante persone si sono interessate alla loro causa. Una volta caricato il primo scatto sulle piattaforme, alcuni ristoranti hanno fatto da eco e si sono prestati a conservare le uova per Ana e la piccolina.
Prima di mettere il terreno e i semi su di essi, i gusci vengono sottoposti a sterilizzazione, per evitare qualsivoglia tipo di contaminazione. L’obiettivo è di dare valore al cibo e promuovere la coltivazione in maniera giocosa.