Un gruppo di ricercatori giapponesi ha recentemente rivelato informazioni sorprendenti riguardo alla straordinaria resistenza delle cimici dei letti agli insetticidi. Questa scoperta è stata possibile grazie alla mappatura del loro genoma, che ha svelato dettagli chiave sulla genetica di ceppi particolarmente resistenti.
La scoperta sul genoma delle cimici
Il team di ricerca ha esaminato la nota resistenza delle cimici dei letti, insetti ematofagi che si nutrono di sangue umano e di altri animali. Questi parassiti sono noti per infestare materassi, divani e biancheria, causando prurito e irritazioni cutanee attraverso i loro morsi, che avvengono principalmente durante la notte. In alcuni casi, le punture possono provocare reazioni allergiche severe, come lo shock anafilattico. Negli ultimi anni, soprattutto in nazioni come la Francia, si sono registrati aumenti significativi di infestazioni, rendendo le cimici dei letti un problema di salute pubblica. Le operazioni di disinfestazione si sono spesso rivelate inefficaci, suggerendo che questi insetti possiedano una resistenza notevole ai pesticidi. Lo studio condotto dai ricercatori ha messo in luce le ragioni di questa resistenza attraverso un’analisi approfondita del loro genoma.
La metodologia della ricerca condotta
Lo studio è stato guidato da esperti del PtBio Co-Creation Research Center – Genome Editing Innovation Center dell’Università di Hiroshima, collaborando con il Laboratorio di Informatica del Genoma e la Divisione Ricerca e Sviluppo della Fumakilla Limited. I risultati sono stati ottenuti mappando il genoma di cimici dei letti sia sensibili che resistenti agli insetticidi, inclusi alcuni ceppi definiti “super resistenti”. La specie analizzata è stata la Cimex lectularius. Le indagini hanno rivelato che i ceppi più resistenti presentano una resistenza ai piretroidi, i pesticidi più comunemente utilizzati contro queste infestazioni, fino a 20.000 volte superiore rispetto ai ceppi sensibili. Questa scoperta spiega la difficoltà nel debellare le infestazioni in alcune abitazioni.
Le mutazioni genetiche e le loro implicazioni
I ricercatori, coordinati dal professor Hidemasa Bono, hanno utilizzato tecniche avanzate per mappare i genomi, identificando specifici geni associati alla resistenza agli insetticidi. Delle quasi 4.000 trascrizioni divergenti analizzate, circa 730 sono risultate correlate alla resistenza. Secondo il principale autore dello studio, Kouhei Toga, l’analisi ha rivelato che le cimici dei letti resistenti presentano mutazioni specifiche che conferiscono una resistenza estrema. Le mutazioni identificate riguardano geni associati alla riparazione del DNA, al metabolismo dell’insulina e al ciclo cellulare, suggerendo che queste differenze genetiche possano essere fondamentali per la loro capacità di sopravvivere ai trattamenti chimici.
Il contesto delle infestazioni e le prospettive future
Le cimici dei letti hanno avuto una storia di infestazioni curiose; dopo un periodo di quasi totale scomparsa dovuto all’uso del DDT, sono tornate a proliferare negli ultimi vent’anni a causa del bando di questo pesticida, ritenuto altamente tossico. Gli scienziati credono che le informazioni genetiche ottenute attraverso il sequenziamento del genoma possano fornire spunti per sviluppare strategie più efficaci per contrastare la resistenza di questi insetti. I dettagli della ricerca, intitolata “Genome-Wide Search for Gene Mutations Likely Conferring Insecticide Resistance in the Common Bed Bug, Cimex lectularius”, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Insects, promettendo di aprire nuove strade nella lotta contro le infestazioni di cimici dei letti.