Non c’è niente di meglio che piantare le fragole in casa o nell’orto in modo da poterle mangiare per tutto l’anno. Il problema, però, è che non sempre è facile coltivare questi frutti (anzi, questi falsi frutti visto che il frutto vero e proprio sono i semi, chiamati acheni, non la parte rossa). Soprattutto chi è poco esperto di giardinaggio potrebbe faticare a farle germogliare e crescere. Per questo motivo, oggi parleremo del trucco della bottiglia per piantare le fragole, in modo da avere un raccolto garantito.
Come piantare le fragole col trucco della bottiglia?
Se è vero che in campo le fragole di solito le piantiamo in primavera, ecco che in serra possono essere coltivate in qualsiasi stagione (motivo per cui le trovate nei supermercati ancora adesso, oltre che essere magari di importazione da paesi dove adesso è primavera).
Per sfruttare il trucco della bottiglia, dobbiamo prendere delle bottiglie di plastica, vanno bene sia quelle da 1,5 litri che quelle da 2 litri. Poi le tagliamo trasversalmente. Sulla parte inferiore, ora, dobbiamo praticare alcuni fori di drenaggio.
Versiamo ora del terriccio che sia adatto alle fragole. Possiamo o comprarne di già pronto o prepararne uno noi mettendo sul fondo uno strato di sabbia o ghiaia e sopra del terriccio misto a torba.
Adesso dobbiamo piantare i semini della fragola a 5-10 mm di profondità al massimo. Il terriccio deve sempre essere un po’ umido, fino a germinazione. Ma occhio a non creare ristagni idrici che conducono a marciume radicale.
Con questo metodo avremo realizzato una tecnica di coltivazione rialzata, una tecnica alternativa rispetto, per esempio, a quella idroponica. Questo perché possiamo collocare la bottiglia ovunque, su supporti, appese o anche a parete. La plastica trasparente permetterà al sole di arrivare meglio alle radici, creando una sorta di effetto serra. Inoltre, in tal modo, non avrete bisogno della luce solare diretta, ma vi basterà anche un ambiente semplicemente illuminato.
Ogni 2-3 settimane, poi, dovrete concimare le fragole con un fertilizzante specifico. Ed è fatta: buon raccolto!