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State molto attenti al ragno lupo: è proprio in questo periodo che entra in casa

Con l’abbassarsi delle temperature, è più facile che alcuni tipi di insetti entrino in casa. Anche i ragni sono tra questi. E’ aumentata negli ultimi tempi la presenza in Italia non solo del ragno violino, ma anche del ragno lupo. E’ pericoloso?

I ragni sono molto temuti, anche se la maggior parte non rappresentano un vero e proprio pericolo per gli esseri umani. Un discorso a parte va fatto per il ragno violino. Negli ultimi tempi c’è stata una massiccia presenza di questo aracnide, che è tra i pochi ad essere realmente minaccioso. Alcune punture di questo ragno sembrano siano state letali per più di una persona.

Per questo motivo si è diffuso un certo allarmismo – giustificato – nei confronti di questa specie. Ma in questo periodo, quando le temperature iniziano ad abbassarsi, non bisogno stare attenti solo al ragno violino. Ci sono diversi insetti che in certa di cibo e riparo dal freddo, tendono ad entrare in casa. La maggior parte sono innocui. E’ probabilmente che tu possa ritrovarti in casa anche il ragno lupo. E’ un abile cacciatore e negli ultimi tempi sono stati visti diversi esemplari.

Il ragno lupo può spaventare ma non rappresenta un pericolo per l’uomo

Tarantola

Oltre al ragno violino, può capitare di imbattersi in casa in un’altra specie di aracnide: il ragno lupo. Questo appartiene alla famiglia dei Lycosidae e si caratterizza per delle modeste dimensioni e perché è pieno di peli. Proprio per questo, appunto, il nome “lupo”. Generalmente non è aggressivo. È importante sapere che il ragno lupo preferisce ambienti umidi (giardini, cantine, garage), tuttavia quando fa freddo potrebbe ricercare posti caldi come appunto gli interni della case, in cui può entrare tramite fessure e finestre.

Il suo morso può provocare solo un lieve dolore e gonfiore ed in genere non è pericoloso o letale. Per questo non bisogna farsi prendere dal panico se si trova in casa. Basterà solo imprigionarlo in un barattolo per farlo scivolare poi subito all’esterno di casa, riportandolo nel suo habitat.