Vista la necessità sempre maggiore di energie rinnovabili e non nocive pe l’ambiente, ci aspetteremmo più pale eoliche piantate qua e là. O almeno: nelle zone dove c’è più vento. Questo perché con le pale eoliche è possibile ottenere energia pulita in quantità, ma senza inquinare. L’unico problema è che qui in Italia non possiamo erigerle dappertutto. E per un motivo ben preciso.
Perché non piantare pale eoliche dappertutto?
Il problema è che le pale eoliche possono essere dannose per gli uccelli. Facilmente, infatti, i volatili possono scontrarsi con le pale, rischiando lesioni gravi, fino ad arrivare alla morte.
Per questo motivo la LIPU, insieme all’Ispra, all’Otop e a Bardlife ha elencato le quattro aree ideali per installare le pale eoliche. Ovviamente si tratta di aree che non mettono a rischio gli uccelli.
Le aree sono classificate in:
- verdi: sono zone a basso rischio per gli uccelli. Tuttavia prima di procedere all’installazione è sempre bene eseguire un’indagine per essere sicuri che in quelle zone non transitino rotte migratorie o non ci siano determinate popolazioni di uccelli che ne risentirebbero se il loro habitat fosse sconvolto dalla costruzione di pale eoliche
- gialle: sono zone a rischio moderato
- arancioni: sono zone a rischio alto
- rosse: sono one a rischio altissimo. In queste aree è vietato la costruzione di impianti eolici
Ovviamente prima di installare delle pale eoliche bisogna sempre effettuare le Valutazioni d’impatto ambientale e le Valutazioni d’incidenza. Detto ciò, ecco quali sono le zone rosse:
- zona della costa del mar Adriatico da Ancona a Fermo e poi da Chieti sino alla costa del Molise
- la zona di Foggia, Lecce e Brindisi in Puglia
- la Basilicata
- la zona nord e quella centrale della Calabria
- tutta la Sardegna
- il Molise
- le zone di Latina, Frosinone e di Viterbo nel Lazio
- le zone di Siena e Grosseto in Toscana
- quasi tutta la Sicilia (poche le zone verdi, fra cui la costa di Palermo)
- la zona di Torino e Cuneo in Piemonte
- le zone di Lecco e Sondrio in Lombardia
- gran parte del Trentino
- gran parte della costa del Veneto
- la zona di Trieste e tutta la parte settentrionale del Friuli Venezia Giulia