Probabilmente non tutti sanno che chi ha piantato un’ortensia in giardino, potrebbe avere la bellissima sorpresa di veder cambiare i colori dei suoi fiori. No questo non avviene per magia, ma per via di un disegno perfetto della natura che ha creato una sinergia perfetta tra pianta e terreno. Questo affascinante fenomeno è legato al pH del terreno, un fattore essenziale per la vita delle piante.
Ortensia, il fiore magico in grado di cambiare colore
Le ortensie sono piante dal grande impatto visivo, dato che si presentano con vistosi fiori a forma sferica, composti da un insieme di piccoli fiori in grado di modificare il loro colore. Ma come avviene precisamente questo cambiamento? La risposta risiede nella capacità della pianta di assorbire gli ioni di alluminio dal terreno, a sua volta influenzato dal pH. Ma cerchiamo di capire meglio.
Il pHè la misura della concentrazione di idrogeno nel terreno e ne determina l’acidità o l’alcalinità. La scala del pH varia da 0 a 14, con il 7 che rappresenta un valore neutro. Terreni con pH inferiore a 7 sono considerati acidi, mentre quelli superiori a 7 sono alcalini. Nel caso delle ortensie, se si sviluppano in un terreno acido assorbendo gli ioni di alluminio in modo più efficace presentano fiori blu, viola o, a volte, rossi. Al contrario, se il terreno alcalino assorbono meno ioni e i fiori si presentano di colori che vanno dal rosa al rosso.
Oltre alla bellezza dei suoi fiori il pH influisce molto anche sulla salute di queste piante, visto che gli forniscono i nutrienti essenziali, come azoto, fosforo e potassiodi cui hanno bisogno per crescere al meglio. Per questo motivo controllare il pH del terreno prima di coltivare le piante è molto importante.
Ad ogni modo, se volete coltivare ortensie o se già le avete in giardino e volete cambiare il colore dei suoi fiori potete agire sul pH del terreno. Prima di tutto dovrete misurarlo, servendovi magari dei vari misuratori elettronici disponibili in commercio. Se poi volete renderlo più acido, potete aggiungere sostanze come il solfato di ferro o lo zolfo. Al contrario,se lo volete più alcalino potete aggiungere cenere di legna o calcare.