Si chiama Malmignatta o vedova nera, è una specie di ragno velenoso presente anche in Italia. Insieme al ragno violino sono tra le specie presenti nel nostro Paese che possono richiedere un’urgenza medica in caso di morso. Si trova soprattutto in determinate zone.
Per chi ha paura dei ragni non ci sono belle notizie. La temutissima Vedova nera, una specie velenosa di ragno, è presente anche in Italia. Si chiama Malmignatta ed è una specie mediterranea che vive in determinate zone e preferisce determinati climi. La Vedova nera mediterranea e il ragno violino sono tra gli aracnidi che richiedono in alcuni casi, un intervento medico.
Quindi in poche parole sono gli unici ragni nel nostro paese che potrebbero rappresentare un pericolo per noi esseri umani. In particolare il morso della Vedova nera è considerato un potenziale rischio professionale per gli agricoltori e i braccianti che possono imbattersi accidentalmente con qualche esemplare durante la trebbiatura del grano o la raccolta di ortaggi vicino al terreno. Dove si trova questo esemplare di aracnide? Cosa fare se si viene morsi?
Vedova nera mediterranea: dove si può trovare e come intervenire se si viene morsi
Sia i maschi che le femmine hanno zampe nere e lucide e corpo nero con 13 caratteristiche macchie rosse. In natura la doppia colorazione a contrasto, come ad esempio nero e rosso o nero e giallo, ha un significato di evidente avvertimento per i nemici e i predatori, ed è indice di tossicità o di sapore sgradevole. La Malmignatta è attiva da maggio a novembre ed è ben adattata ad ambienti aridi e assolati; si nasconde fra la vegetazione bassa, le pietre o fessure del terreno, tra i muretti. Risulta essere particolarmente diffuso in Maremma, in Liguria, nel Lazio, nelle regioni meridionali e nelle isole.
In caso di morso – evento abbastanza raro – è necessario un primo soccorso pulendo la ferita e applicando ghiaccio sulla parte per ridurre il dolore. Occorre recarsi al più presto in Pronto Soccorso per i trattamenti farmacologici necessari e per la somministrazione dell’antidoto nei casi più gravi. Molto spesso per bambini, anziani, cardiopatici o soggetti immunodepressi si rende necessario il ricovero in ospedale