Il fotovoltaico è un’alternativa sostenibile rispetto all’energia classica perché è poco invasivo e sfrutta la luce solare. Queste tegole fotovoltaiche rendono le nostre case indipendenti dal punto di vista energetico e meno inquinanti perché, come detto prima, sfruttano la luce del sole. Per la loro installazione vi è bisogno del permesso del sindaco e della giunta comunale. Tuttavia, avendo un minor impatto estetico, esse possono essere installate anche in zone che presentano dei limiti per quanto riguarda il paesaggio.
Fotovoltaico: come funzionano le tegole
Esse vengono installate sui tetti delle abitazioni, sono composte da piccoli pannelli in silicio o diversi materiali e sono in grado di assimilare l’energia solare. L’energia è assorbita tramite radiazioni ed è trasportata all’abitazione tramite l’impianto elettrico.
Ogni tegola ha una capacità diversa in base al modello, al materiale da cui è costituito ed alla propria dimensione. Di solito un impianto da 3kW (chilowatt) riesce a produrre circa dai 3000 ai 4500 kWh (chilowatt/ora) in un anno, ovviamente però questo cambia in base alle condizioni meteo ed alla nuvolosità. Queste tegole, installate sui tetti, rispetto a quelle normali sono più termo isolate e più protette dai vari agenti atmosferici, il che le rende più durature nel tempo. Inoltre installandole si ha diritto a delle agevolazioni fiscali, consentendo un ulteriore risparmio di denaro.
Tipologia e potenza dei pannelli
La normativa italiana del Conto Energia suddivide i pannelli fotovoltaici in 3 gruppi:
- Primo gruppo: pannelli fotovoltaici che vanno da 1 a 3 kW;
- Secondo gruppo: tegole da 3 a 20 kW;
- Terzo gruppo: pannelli che superano i 20 kW.
La scelta di tali gruppi si basa sulla superficie espressa in metri quadri della casa, così facendo si evita un dispendio di energia solare inutile oltre ad appropriare i costi per la propria abitazione, e per fare ciò è necessario uno studio di fattibilità economica.