Come riconoscere il morso di un ragno violino? E cosa fare? Agire in fretta è davvero importante

Il ragno violino è uno dei pochi ragni velenosi presenti in Italia (l’altro è la malmignatta o Latrodectus tredecimguttatus). Il suo nome scientifico è Loxosceles rufescens e ormai lo si trova in tutto il mondo. È importante saper riconoscere i sintomi del suo morso in quanto può causare lesioni gravi (in taluni casi anche mortali). Ma cosa fare se si viene morsi da questo pericoloso aracnide?

Come riconoscere il morso del ragno violino?

Il ragno violino fa parte della famiglia Sicaridi. Ha un colore giallo-marroncino, è lungo 7-9 millimetri e ha zampe lunghe e sottili. Il nome deriva dal fatto che sul cefalotorace ha un disegno che ricorda vagamente la forma di un violino.

Di per sé è un ragnetto schivo e solitario che tende a nascondersi in anfratti o dietro ai mobili, muovendosi di preferenza di notte. Non tesse ragnatele complicate, ma solamente pochi fili. In casa tende a vivere in zone buie, quindi occhio al sotto dei mobili, agli sgabuzzini e alle soffitte.

Di suo non attacca l’uomo, ma se urtato o toccato accidentalmente ecco che morde. Il problema è che il veleno di questo ragno contiene la sfingomielinasi D, un enzima che causa infiammazione e necrosi della cute, alterazioni ematologiche e insufficienza renale.

Questi i sintomi a cui prestare attenzione:

• inizialmente il morso non è doloroso
• dopo 2-8 ore dal morso, arrossamento, bruciore e prurito nella zona colpita
• dopo 12-24 ore si forma una vescica con sviluppo di una zona necrotica blu-nerastra
• questa ulcera, quando guarisce, ci impiega anche 6-8 settimane
• se non guarisce, necessario un courettage chirurgico della parte

Nel caso di morso di ragno violino, bisognerebbe:

• lavare la parte con acqua
• disinfettare localmente con ipoclorito di sodio allo 0,05%
• NON usare disinfettanti a base di ammonio o acqua ossigenata

Non esistono antidoti. Se sospettate un morso di ragno violino, contattate subito il vostro medico per valutare la necessità di ulteriori terapie. E se comparissero sintomi sistemici di shock o allergia, recarsi subito al Pronto Soccorso.