La penisola italiana comprende circa 8300 chilometri di coste. Questo fa sì che il Bel Paese abbia uno dei tassi più alti di produzione, consumo ed esportazione di pesce. Molte persone scelgono di mangiare in modo più green, e nel farlo optano per una dieta vegetariana (non assumono carne e pesce) o vegana (non assumono neanche i derivati della carne). In realtà è molto difficile capire se il pesce sia effettivamente una scelta sostenibile. E in questo senso bisogna considerare i rifiuti associati, la produzione di emissioni e l’impatto climatico.
Lo studio sulla sostenibilità del pesce
La Communications Earth & Environment ha pubblicato uno studio sulla sostenibilità del consumo di pesce, in cui emerge che i frutti di mare hanno un basso impatto ambientale in base al metodo di produzione. Tale ricerca è stata effettuata su 41 specie marine sia selvatiche che provenienti da allevamenti, incrociando i dati relativi alle emissioni dovute alla loro produzione o cattura. Tra queste abbiamo i cefalopodi (seppie, calamari e polpi), i bivalvi e i crostacei.
Risultati della ricerca
I risultati suggeriscono che consumando salmone selvaggio rosa, piccoli pesci come sgombri, aringhe e acciughe, e bivalvi in allevamento (ostriche, vongole e cozze), si ha il minor impatto ambientale. Questo è dovuto alle minori emissioni di gas serra che si hanno producendo o pescando queste tipologie di pesce.
Al contrario invece cefalopodi e crostacei, sia pescati che in allevamento, causerebbero un’emissione di gas serra superiore alla media. Per questo sono considerati meno sostenibili.
Infine per quanto riguarda il merluzzo, che fa parte della famiglia dei pesci bianchi, esso anche ha un basso impatto sul clima, però risulta essere molto povero di nutrienti.
Comunque sia scegliere pesce ecosostenibile risulta difficile perché questo studio non valuta i costi e l’inquinamento dovuto al trasporto e alla vendita. Il consiglio è quello di prediligere pesci catturati nel nostro mare, in quanto implicano meno emissioni e costi di trasporto. Inoltre è meglio preferire pesci adulti perché così si dà la possibilità a quelli più giovani di potersi riprodurre almeno una volta.