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La pesca in Italia è in crisi a causa di alcune specie marine particolarmente problematiche: ecco quali sono e cosa sta accadendo

Tempi duri per la pesca in Italia. Ci sono due specie marine che si stanno diffondendo anche nei nostri mari, causando non pochi problemi e mettendo in crisi i pescatori. Anche l’aumento delle temperature marine, per via del cambiamento climatico, non aiuta.

Ci sono delle specie marine. che prima non esistevano, che stanno invadendo i nostri mari. Queste specie stanno mettendo a dura prova i pescatori in genere, creando una situazione abbastanza critica. I responsabili sarebbero principalmente la diffusione del granchio blu, l’aumento delle temperature marine e la presenza di mucillagine e vermocane.

L’impatto del granchio blu ha costretto molti pescatori a limitare la loro attività e a concentrarsi solo su piccole aree protette, dove cercano di preservare le semine di vongole. Anche il vermocane, una specie invasiva avvistata ultimamente nei nostri mari, sta mettendo a rischio l’economia della cosiddetta pesca artigianale. Sono tutte specie marine comparse nei nostri mari, per via dei cambiamenti climatici e il conseguente riscaldamento delle acque.

Quali sono i danni che causano queste specie marine invasive

granchio blu

Il granchio blu è tra i predatori che sta causando ingenti danni al settore della pesca. Il crostaceo che ha invaso le nostre coste è tornato a creare gravi danni al settore ittico, in particolare agli allevamenti di cozze e vongole. Si risveglia con l’arrivo dei primi caldi, mettendo di nuovo in crisi il settore con la sua voracità.

Per cercare di contrastare almeno in parte la presenza del granchio blu e fornire ossigeno – anche economico – al settore della pesca, il governo italiano ha approvato alcune misure di sostegno che coinvolgono i mutui delle imprese e contributi a fondo perduto per incentivare la cattura del crostaceo e ridurre gli esemplari in circolazione lungo le nostre coste.

A questo si aggiunge anche la mucillagine, che si forma quando temperature elevate e nutrienti in eccesso favoriscono la proliferazione di alghe, ha causato danni significativi alle reti da pesca e ha complicato il lavoro dei pescatori. Non solo, i pescatori delle regioni meridionali devono affrontare anche la minaccia del vermocane. Questo organismo marino, noto per il suo comportamento aggressivo e urticante, sta rendendo sempre più difficile la pesca nelle regioni come Puglia, Calabria e Sicilia.