L’eutrofizzazione è fenomeno inquinante molto discusso soprattutto negli ultimi tempi.
Questo fenomeno riguarda i corpi idrici, sia di acque dolci che quelle salate, nel sotto costa. Le acque più colpite sono i fiumi dell’entro terra, che poi si riversano nei fiumi maggiori, per poi arrivare alle foci ed infine al mare. Questo tipo di inquinamento è dovuto ad un eccesso di nutrienti riversati nelle acque superficiali, ma anche nelle falde e permette la proliferazione eccessiva di alghe.
Le cause
Le cause scatenanti il fenomeno della eutrofizzazione sono fondamentalmente gli utilizzi eccessivi dei fertilizzanti in agricoltura, in particolare di azoto e fosforo.
Infatti quando gli agricoltori utilizzano i fertilizzanti in maniera spropositata, le piante non sono in grado di assorbirli, in quanto in eccesso e si riversano nei fiumi grazie alle piogge. Una volta finiti nel fiume, questi non fanno altro che nutrire tutte le piante acquatiche ed alghe, che crescono in eccesso, formando una patina verde in superficie. Le alghe cresciute in eccesso nei fiumi e nelle coste marittime provocano dei danni alla fauna, in quanto consumano molto ossigeno, facendo morire i pesci per anossia. Le acque considerate eutrofiche si presentano con un velo di colore verdastro in superficie.
Possibili rimedi
Il metodo principale per porre rimedio a questo tipo di inquinamento è sicuramente quello di ridurre drasticamente l’utilizzo di fertilizzanti chimici, promuovendo quello dei fertilizzanti organici.
Infatti il problema dell’eutrofizzazione delle acque è legato ai fertilizzanti di tipo chimico, in quanto gli elementi nutritivi presenti, vengono rilasciati molto velocemente ed in grandi quantità. Questo non permette alle piante di riuscire ad assorbire tutti gli elementi nutritivi e processarli, ma finiranno direttamente nei fiumi circostanti al terreno fertilizzato.
I concimi organici invece, hanno la proprietà di rimanere per più tempo nel terreno e rilasciare i nutrienti in piccole quantità a livelli costanti. In questa maniera le piante sono in grado di intercettare tutti i nutrienti ed utilizzarli, senza avere delle perdite con conseguente inquinamento delle acque.