Se ne vedono sempre di meno. Stiamo parlando delle lucciole (Lampyris noctiluca), gli insetti che un tempo rendevano luminose e magiche le nostre notti estive, ma che adesso latitano. Questi coleotteri della famiglia dei Lampiridi, noti per la loro bioluminescenza, sono assai particolari. Le femmine producono una luce intermittente a livello dell’addome in modo da attirare i maschi.
Una volta che si sono accoppiati, il maschio muore, mentre la femmina sopravvive solamente per qualche giorno, il tempo di deporre le uova, ma senza emettere più luce. Ma perché ne vediamo così poche in giro?
Perché le lucciole stanno scomparendo?
Beh, la risposta è semplice: è colpa nostra. Dell’uomo in generale, meglio specificare. Inquinamento (anche quello luminoso), pesticidi, urbanizzazione e perdita di habitat stanno facendo scomparire questi coleotteri così particolari.
E pensare che non sono solamente belle, sono anche utili. Le larve, infatti, si nutrono di lumache e lombrichi, aiutandoci così a tenere sgombri i nostri giardini e le piante in salvo.
Nonostante al mondo esistano circa 2mila specie di lucciole, visto il loro costante declino, anche l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha organizzato studi e progetti per cercare di invertire questa rotta.
Tre le cause principali della loro scomparsa:
- inquinamento luminoso: le luci artificiali fanno sì che la luce emessa dalle femmine non sia più visibile per i maschi. Il che vuol dire riduzione del numero di accoppiamenti e minor tasso di nascite. Già luci con valori di illuminazione artificiale superiore a 0,2 lux sono troppo
- perdita di habitat: diverse le cause, fra cui l’urbanizzazione e cementificazione, la siccità, l’uso di diserbanti e il taglio troppo frequente dell’erba nei parchi cittadini
- pesticidi: questi hanno agiscono sia direttamente contro questi insetti che uccidendo le loro prede, vedi l’uso di lumachicidi
Cosa fare se vedete delle lucciole in giardino? Abbassate le luci, non toccatele, non imprigionatele (morirebbero) e ammirate lo spettacolo.