Se vi imbattete in questi insetti, non temete: sono del tutto innocui. Lo sappiamo, assomigliano molto alle vespe, ma in realtà sono i sirfidi. Con questo termine si intende una famiglia di insetti dell’ordine dei Ditteri, grandi impollinatori e impagabili predatori degli afidi (almeno tanto quanto le coccinelle).
Come distinguere i sirfidi dalle vespe?
Le dimensioni degli adulti dei sirfidi variano a seconda dlela specie, si va dai 5 mm ai 2,5 cm di lunghezza. Possono essere tozzi o allungati, ma sono spesso coperti da pelo. La livrea si presenta a bande gialle o marroni, alternate a bande nere. Proprio questa colorazione li fa assomigliare ad api e vespe, in quello che si chiama mimetismo batesiano (il colore serve come avvertimento contro i predatori).
Gli occhi sono composti, le zampe sono sottili e le ali ben sviluppate. Proprio le ali permettono ai sirfidi di indulgere in un tipico volo caratteristico. Sono capaci di compiere prodigi nel volo stazionario, cioè rimangono sospesi in aria. Ma non solo: possono muoversi lateralmente a semicerchio, senza mai perdere di vista l’obiettivo.
Alcune specie sono stanziali, altre migratrici. E possono compiere viaggi anche di chilometri e chilometri per spostarsi in zone con maggiori risorse alimentari.
Come dicevamo, essendo alcune specie entomofaghe, cioè con larve che si nutrono di altri insetti e parassiti (fra cui anche gli afidi), ecco che sono insetti importanti non solo in quanto impollinatori, ma anche nei processi di lotta biologica. Alcune specie, invece, hanno larve che sono micetofaghe, fitofaghe e saprofaghe.
Numerose le specie afferenti a questa famiglia di insetti cosmopolita. Per esempio, abbiamo l’Episyrphus balteatus, un sirfide che troviamo anche in Italia. Molto piccolo, è lungo solo 10 mm, il corpo assomiglia tremendamente a quello di una vespa. Infatti l’addome allungata alterna bande arancioni e nere. Tuttavia è del tutto innocuo per l’uomo, non punge e non morde.
A proposito di vespe: qui trovate quattro rimedi naturali per tenerle lontane.