Manuela ChimeraAnche l’acqua del condizionatore può essere riciclata. Il che è un bene: evitiamo gli sprechi, proteggiamo l’ambiente e risparmiamo un po’ in bolletta. Tuttavia è bene sapere quando e come riciclarla. Questo perché l’acqua residua del condizionatore è simile, ma non uguale, all’acqua demineralizzata o distillata. Solo che, per forza di cose, è meno pura. Il che fa sì che possiamo riciclarla in diversi modi, tranne che in uno.
Come riciclare l’acqua del condizionatore?
Non buttate via l’acqua del condizionatore, ma riciclatela in questi modi:
- lavare la macchina o il motorino: è perfetta per lavare la macchina e risparmiare così acqua potabile
- vaschetta dei tergicristalli: potete anche usarla per riempire la vaschetta dei tergicristalli. Anzi, sarebbe da preferire a quella del rubinetto per evitare che si depositi calcare che ne ostruisce i beccucci
- ferro da stiro: per lo stesso motivo potete sempre utilizzarla nel ferro da stiro
- lavare i pavimenti: nulla vi vieta, poi, di riciclarla per lavare i pavimenti
- lavare il bucato a mano: se avete qualche capo d’abbigliamento che deve essere lavato a mano, l’acqua del condizionatore è perfetta per il lavaggio
- innaffiare le piante: tecnicamente la potete usare anche per innaffiare le piante, ma solo quelle ornamentali e non quelle commestibili. Infatti le piante commestibili sono l’unico caso in cui non dovreste utilizzare l’acqua del condizionatore. Questo perché le piante edibili hanno bisogno di acqua ancora più pura
Quindi, non buttate più via l’acqua de condizionatori. Raccoglietela in una bottiglia o in una tanica, etichettatela come tale e riutilizzatela nei casi visti sopra.
Ovviamente nulla vi vieta, poi, di buttarla nel wc. Ma anche in questo caso, perché non riciclarla durante le pulizie dei sanitari? Ci sono, infatti, diverse soluzioni per pulire il wc che richiedono di dover utilizzare dei grandi volumi di acqua. Dunque meglio riciclare questa, no?
