Qualcosa che non manca mani nelle nostre cucine è la pellicola per alimenti e la carta alluminio. La utilizziamo tutti per conservare i cibi. Tuttavia, oltre al fatto che, dal punto di vista ambientale sarebbe meglio usarne di meno, ecco che a volte le utilizziamo a sproposito. Ci sono infatti dei cibi e delle situazioni in cui sarebbe meglio non usarle.
Con quali alimenti non usare la pellicola e l’alluminio?
Dunque, partiamo dalla pellicola trasparente per alimenti. Solitamente è composta di plastica, o con PVC (cioè cloruro di polivinile) o senza PVC (di solito in polietilene). La utilizziamo regolarmente per conservare gli alimenti in frigo, per coprire recipienti contenenti cibo o, in alcuni casi, per avvolgerci i panini che ci portiamo in giro.
L’alluminio, invece, lo usiamo soprattutto per conservare gli alimenti (visto che li protegge non solo dall’aria e dall’umidità, ma anche dalla luce) e coprire piatti e tegami. Inoltre anche la carta stagnola è usata per avvolgere panini o cibi che possiamo mangiare in giro.
Tuttavia l’agronomo Daniele Paci ha spiegato che ci sono dei casi in cui sarebbe meglio non usare questi materiali:
- pellicola trasparente: la pellicola con PVC non deve essere usata con alimenti grassi, quindi non con i formaggi, carni grasse, burro o dolci burrosi. Questo perché i grassi interferiscono con il PVC, cosa che genera il rilascio di sostanze chimiche dannose. La pellicola senza PVC, invece, può essere usata anche con i cibi contenenti grassi
- carta alluminio: mai usare la carta stagnola per conservare cibi salati o acidi. Quindi vietato usarla per avvolgere limoni, agrumi, pomodori, sottaceti o anche cibi marinati. L’eccessiva salinità o acidità, infatti, causano il rilascio di particelle di alluminio che finiscono con il riversarsi sul cibo contenuto nella carta stagnola. E queste particelle, se ingerite in grosse quantità, sono tossiche. Questi alimenti devono dunque essere conservati in barattoli di vetro