Andiamo sul Carso perché qui è stata scoperta una nuova specie di zecca. A diramare la notizia è stato il Museo Civico di Storia Naturale di Trieste che ha confermato la presenza della Hyalomma marginatum, la zecca marginata. Si tratta dunque di una zecca dura che pare si stia diffondendo massivamente anche qui, pur non essendo il suo territorio d’origine.
Cosa si sa della nuova zecca del Carso?
Intendiamoci: è una zecca nuova per queste zone, ma ben nota in altre. Anche se non proprio così nuova: sporadicamente c’erano stati avvistamenti di questa zecca che, solitamente, prospera negli ambienti più caldi e secchi tipici del Mediterraneo meridionale. In precedenza, trasportata dal bestiame o dagli uccelli migratori, qualche esemplare se ne era visto in zona, ma sempre pochi. Questo anche perché gli inverni freddi avevano evitato il suo insediamento.
Ma adesso, a causa del surriscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, ecco che la zecca marginata si è moltiplicata, facendo sì che riuscisse a insediarsi e prosperare anche qui.
Come zecca, è più grande della classica zecca dei boschi. Inoltre non vive nell’erba alta e umida, ma nelle zone maggiormente aperte, con erba bassa e pietre. Ma la cosa più inquietante di queste zecche è che non si limitano ad aspettare il passaggio di animali e umani per attaccarsi e nutrirsi, ma si avvicinano alle loro prede ignare e le inseguono anche per diversi metri lungo i sentieri.
L’unico vantaggio che abbiamo contro queste zecche è che, essendo più grandi delle altre, le possiamo vedere molto più facilmente. E se ci sale addosso, dobbiamo subito toglierla in quanto anche la zecche marginate possono trasmettere a noi e ai nostri cani malattie da zecche.
Effettivamente non è certo una novità che l’areale di diffusione delle zecche sia aumentato: preparatevi perché ne troverete sempre di più durante le vostre passeggiate in montagna o durante i pic nic nei prati.