La causa è sempre la stessa, il riscaldamento globale. Un’indagine del Guardian svela che il target di +1,5°C sul livello preindustriale, potrebbe essere oltrepassato arrivando a toccare i 2,5°C. Questo secondo la maggior parte degli esperti del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico. Le conseguenze potrebbero essere gravissime.
E’ ormai noto che l’aumento delle temperature nel mondo nel tempo sta modificando i modelli meteorologici e sconvolgendo il normale equilibrio della natura. Questo comporta molti rischi per gli esseri umani e per tutte le altre forme di vita sulla Terra. E la situazione con molta probabilità non potrà migliorare, anzi. Secondo gli esperti le temperature mondiali, a causa del riscaldamento globale, saranno destinate ad aumentare rispetto alla media attuale. Addirittura il mondo potrebbe essere più caldo di 2,5°C. A svelarlo un’indagine condotta dal prestigioso giornale inglese Guardian.
Il riscaldamento globale toccherà i 2,5°C, lo pensano 8 scienziati su 10
Il giornale inglese Guardian ha svelato i risultati di un sondaggio che ha somministrato agli esperti dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), il gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico. L’ 80% di loro è convinto che la temperatura del pianeta raggiungerà i 2,5°C sopra il livello preindustriale, entro il XXI secolo. Un grado in più dell’obiettivo fissato dagli accordi di Parigi. Quasi la metà degli esperti stima addirittura che in futuro potrebbe verificarsi un aumento della temperatura mondiale di 3°C. Solo il 6% pensa che il target attuale di 1,5°C verrà rispettato.
Le conseguenze del riscaldamento globale
Il riscaldamento globale ha conseguenze prima di tutto ambientali, ma anche economiche e sociali. Volendone citare alcune, la desertificazione. Un aumento della temperatura media globale porterebbe ad avere aree delle medie latitudini più soggette a fenomeni di desertificazione, in seguito a siccità e ondate di caldo. Un’altra conseguenza è lo scioglimento dei ghiacci, causato dal riscaldamento globale. Questo fenomeno influenza la disponibilità di acqua fresca per l’irrigazione e per uso domestico, mette a repentaglio la vita degli animali che vivono negli ambienti ghiacciati e influisce sul livello degli oceani.
Infine lo scenario immaginato a partire da dati oggettivi potrebbe portare conseguenze molto gravi per il mondo. Tra queste la siccità estrema, inondazioni, incendi e uragani, con intensità e frequenza maggiori rispetto a quelli che osserviamo oggi.