Nuova specie di ape scoperta in diverse Nazioni: ha però una strana particolarità

Desta sempre un certo stupore la scoperta di un nuovo animale. In questo caso uno studio pubblicato sulla rivista Alpine Entomology ha rivelato la scoperta di una nuova specie di ape. Una buona notizia, visto che api e insetti impollinatori in generale sono a rischio a causa di inquinamento, perdita dell’habitat, uso indiscriminato di pesticidi e cambiamenti climatici. La cosa che sta facendo discutere, però, non è tanto la scoperta di una nuova specie (chissà quante specie esistono ancora al mondo che non conosciamo), bensì la sua localizzazione geografica.

Per qualche bizzarro motivo, infatti, questa ape è stata avvistata in Francia, Turchia e Iraq. Alquanto girovaga, diciamo.

Cosa sappiamo della nuova specie di ape?

Il team di esperti che ha pubblicato lo studio ha scoperta dell’esistenza di questa ape durante una serie di interventi faunistici svoltisi nel Parco Nazionale del Mercantour, nelle Alpi francesi meridionali. Qui i ricercatori hanno scovato questa ape appartenente al genere Hoplitis.

Così hanno esaminato queste api e, confrontandole con altri esemplari, hanno rivelato che si tratta di una specie nuova, non ancora descritta e che era già stata precedentemente avvistata in Turchia e Iraq. Giustamente ci si chiede come abbia fatto questa ape a viaggiare così lontano.

I primi esemplari, infatti, erano stati avvistati in Medio Oriente, mentre adesso queste api sono saltate fuori in Francia. Questa ape è stata ribattezzata Hoplitis onosmaevae. Per ora si sa che tende a fare il nido dentro alberi morti e nelle tane di altri insetti. Inoltre si pensa che tenda a raccogliere solamente polline e nettare dei fiori delle piante del genere Onosma (da qui il nome di questa specie).

Inoltre è caratterizzata da una proboscide, usata per raccogliere nettare e polline, lunga praticamente quanto il corpo. Lunga al massimo 10-12 mm, questa ape presenta un corpo di colore scuro, con peluria marroncina scura che diventa più chiara sulla testa. La proboscide, invece, è di tonalità arancione-marroncina. Anche le ali hanno screziature marroni, mentre gli occhi sono grigio-marroncini.

Secondo i ricercatori questa specie ha una nicchia ecologica molto piccola, il che la rende particolarmente vulnerabile ai cambianti di habitat causati dall’agricoltura o dai cambiamenti climatici. Rimane da capire ancora il perché di questo particolare areale di diffusione.