Se siete stati al mercato ittico di sicuro vi sarete imbattuti anche nei bianchetti. Ma cosa sono? E come si mangiano? I bianchetti, noti anche come novellame o gianchetti, sono pesci piccolissimi di colore bianco traslucido. Si tratta dei pesciolini neonati del pesce azzurro, in particolare delle sardine, ovvero la Sardina pilchardus e le acciughe o alici, cioè l’Engraulis encrasicolus.
Come si usano in cucina i bianchetti?
I bianchetti solitamente sono lunghi al massimo 2 mm, sono gelatinosi e sono assai saporiti. In realtà tecnicamente non si potrebbero pescare perché la legge n.154 del 2006 ne vieta la pesca. Nonostante questo, però, talvolta ci troviamo nel piatto i bianchetti.
Perché non si possono pescare? A causa del metodo di pesca. Essendo così piccoli, per poter essere pescati, bisogna usare delle reti a maglie molto fini che, però, finiscono con il danneggiare l’habitat e l’ecosistema. Da qui la necessità di vietarne la pesca.
Tuttavia a volte capita di trovarli in vendita, pronti per essere fritti o inseriti nelle frittate. Inoltre esistono diversi piatti della tradizione ligure e calabrese che li utilizzano. Pensiamo, per esempio, alla mustica calabrese: si tratta di un antipasto, ovviamente piccante, che presenta i bianchetti disposti su fette di pane tostato. O ancora: quando eravamo piccoli, le nostre nonne e mamme erano solite proporre i bianchetti ai bambini più riottosi che non amavano particolarmente mangiare il pesce.
Nonostante il divieto, però, è possibile trovare altro novellame in vendita. Per esempio i bianchetti di sardine e acciughe potrebbero essere sostituiti dai bianchetti di pesce ghiaccio o pesce rossetto. Non si tratta più, però, di pesce azzurro, visto che il primo fa parte della famiglia Salangidae e il secondo dei Gobidi. La modalità di preparazione è sempre la stessa: frittura, frittura di paranza o anche frittata. Questo perché come sapore e dimensioni sono praticamente uguali.