A dare l’allarme è la Lipu: l’ultimo report della Lega Italiana Protezione Uccelli, infatti, ha rivelato come, in pianura soprattutto, ci siano sempre meno specie di uccelli. Si parla di un calo del 36%, con punte del 50% in Pianura Padana. Il che spiega perché in cielo vediamo volare sempre meno rondini: dal 2000 ad oggi la popolazione di rondini si è praticamente dimezzata. Di chi è la colpa? Beh, in parte dell’agricoltura intensiva.
Meno rondini a causa dell’agricoltura intensiva?
La perdita di specie non è riservata solamente alla Pianura Padana, ma interessa anche le zone collinari e alcune aree del Centro e Sud Italia. Qui otto specie su nove sono in forte calo demografico. E tutto a causa dell’agricoltura intensiva e dell’uso scriteriato di prodotti chimici utilizzati in agricoltura.
Questi i dati relativi ai cali nelle diverse specie:
- calandro: -78%
- toricollo: -78%
- saltimpalo: -73%
- averla piccola: -72%
- passero: -64%
- allodola: -54%
- rondine: -51%
In realtà anche prima del 2000 era stato registrato un calo fra le specie avicole, fra cui anche le rondini. Tale calo ha continuato a proseguire anche dopo, arrivando al dimezzamento delle popolazioni. Spariti dalla circolazione anche i vasi passeriformi.
Fra le cause di questo calo ricordiamo:
- sfruttamento eccessivo del suolo
- perdita degli spazi verdi (anche a livello extraurbano: ci sono sempre meno boschetti, siepi, prati…)
- uso di pesticidi: ricordiamo che l’Unione Europea ha vietato l’uso di alcuni pesticidi ampiamente utilizzati in agricoltura in passato, tossici per gli uccelli. Fra di essi anche i pesticidi neonicotinoidi che, oltre a danneggiare gli uccelli, uccidono anche gli insetti, spesso cibo per gli uccelli
- riduzioni delle fonti di cibo
Se avete trovato un nido di rondine, ecco cosa potete fare per tutelare questi uccelli. Mentre se avete delle rondini che svolazzano nel giardino, ecco un oggetto da inserire nell’habitat per aiutare questi volatili.