Di recente diversi prodotti alimentari sono stati richiamati e ritirati dal commercio a causa di una contaminazione da Listeria monocytogenes. Esistono alimenti che sono maggiormente a rischio di listeriosi rispetto ad altri: ecco quali sono e come fare a proteggersi da questa intossicazione alimentare.
Che cos’è la Listeriosi?
Di per sé la Listeria monocytogenes è un batterio Gram-positivo, senza capsula, asporigeno e ubiquitario. Patogeno per gli esseri umani, è molto facile la contaminazione degli alimenti da parte di questo bacillo, il che spiega anche il perché dei numerosi richiami di prodotti alimentari di quest’ultimo periodo. Si tratta di un problema di sanità pubblica abbastanza diffuso, anche se non quanto altre zoonosi come la salmonellosi e la campylobacteriosi.
Sintomi di listeriosi
Ricordiamo brevemente i sintomi di listeriosi:
- febbre
- nausea
- dolore addominale
- vomito
- diarrrea
- dolori muscolari
Tuttavia questi sono i sintomi più lievi. Questo perché, oltre alla sintomatologia gastroenterica, quella che si manifesta entro poche ore dall’ingestione degli alimenti contaminati e che spesso è autolimitante nei pazienti sani, ci possono essere forme più gravi (la cui incubazione può essere più lunga, si arriva anche a 70 giorni), fra cui:
- listeriosi neurologica con febbre, mal di testa, confusione mentale e irrigidimento nucale da meningite o encefalite
- listeriosi oculoghiandolare con oftalmite, aumento di volume dei linfonodi regionali
- forma sistemica con grave setticemia
- aborto, morte in utero, parti prematuri e infezioni neonatali
Alimenti a rischio di contaminazione da Listeria monocytogenes
Molti tipi di cibo e alimenti possono essere contaminati dalla Listeria monocytogenes. Tuttavia la maggior parte delle infezioni e relative intossicazioni alimentari, chiamate listeriosi, avvengono a seguito dell’ingestione di:
- latte, soprattutto quello non pastorizzato
- formaggi, soprattutto quelli freschi, a pastya molle, erborinati o con stagionature non lunghe
- carni
- salumi e wurstel (a proposito, sai cosa contengono veramente i wurstel? Te lo diciamo qui)
- cibi refrigerati che non necessitano di cottura prima di essere mangiati (fra cui anche i cibi già pronti a base di carne delle gastronomie, hot dog, sandwich, panini, patè)
- pesce affumicato
- ortaggi e verdure (il terriccio è spesso contaminato da questi batteri)
In particolare, L. monocytogenes resiste alle basse temperature dei nostri frigoriferi, riuscendo sia a sopravvivere ad esse che a moltiplicarsi. Inoltre l’infezione può avvenire sia per ingestione dell’alimento contaminato, sia per contatto con l’alimento infetto, problema molto comune nei macelli o durante i processi di lavorazione delle carni e dei salumi.
Come prevenire l’infezione da Listeria?
Per prevenire l’infezione da listeriosi, bisogna adottare diversi accorgimenti durante la preparazione e conservazione degli alimenti, senza dimenticare le norme igieniche di base:
- cuocere del tutto i cibi (per esempio, evitare di mangiare i wurstel crudi, ma consumarli sempre previa cottura)
- lavare bene ortaggi, verdura e frutta prima di mangiarli
- tenere sempre separati carni crude da verdure e cibi cotti pronti per esere mangiati
- evitare di mangiare formaggi freschi, a pasta molle o erborinati se non si è sicuri che siano stati prodotti partendo da latte pastorizzato
- non bere latte non pastorizzato
- lavare bene mani e utensili da cucina dopo aver toccato alimenti crudi
- tenere separati nel frigorifero gli alimenti crudi da quelli cotti
- pulire regolarmente il frigorifero
- cuocere bene carni e derivati
- consumare subito i cibi precotti o quelli pronti per il consumo
I soggetti a rischio, come le donne in gravidanza, gli anziani o le persone immunodepresse, dovrebbero poi evitare di mangiare:
- latte crudo, latte non pastorizzato, formaggi a pasta molle, con brevi stagionature o erborinati (quelli con muffe per intenderci)
- salumi crudi o con breve stagionatura
- pesce fresco affumicato che sia pronto per il consumo
- preparazioni gastronomiche già pronte, destinate a essere consumate senza necessità di cottura
- patè di carni