No, quello che vedete in foto non è il un cucciolo dei “vermoni” di Dune, bensì un tardigrado. Una specie realmente esistente, microscopica e dalle incredibili capacità adattative. Tanto che si dice che potrebbero tranquillamente sopravvivere a un’Apocalisse. Ma andiamo a conoscere meglio questi animali e tutte le loro prodigiose capacità.
Facciamo la conoscenza del tardigrado
In realtà esistono circa 1.300 specie di tardigradi (almeno, quelli noti alla scienza). Sappiamo che sono animali piccolissimi e che vivono praticamente ovunque, anche se prediligono gli ambienti umidi, i muschi e i licheni.
Noti anche con il nome di maialini del muschio o di orsetti d’acqua, sono veramente microscopici, hanno otto zampe e un corpo tozzo. Non fatevi ingannare dalle foto: non sono per niente soffici, bensì ricoperti da uno strato corneo duro simile all’esoscheletro di alcuni insetti. Ciascun piede ha 4-6 artigli, mentre l’apparato buccale permette loro di succhiare i nutrienti dalle foglie e da altri microrganismi.
Ma la vera peculiarità dei tardigradi è la loro incredibile capacità di adattamento che gli permette di sopravvivere ovunque, anche là dove qualsiasi altra forma di vita sarebbe sterminata. Fra i “poteri” dei tardigradi ricordiamo:
- capacità di resistere fino a 30 anni senza cibo e senza acqua
- capacità di vivere a temperature superiori al grado di ebollizione o anche uguali allo zero assoluto
- riescono a vivere anche in ambienti con pressione sei volte maggiore rspetto a quella delle più profonde fosse oceaniche
- capacità di sopravvivere nel vuoto dello spazio
- in casi estremi possono entrare in una specie di stato di sospensione delle funzioni vitali. In condizioni di forte stress, questi animali usano i radicali liberi per entrare in uno stato di quiescenza. In pratica si raggomitolano su se stessi e aspettano che le condizioni migliorino prima di tornare attivi
Questa incredibile resistenza è dovuta alla proteina DSUP, capace di proteggerne il DNA da eventuali danni.