Ennesimo segno dell’inciviltà umana: pare che i sentieri di montagna delle nostre Alpi siano invase dai rifiuti. A dirlo è stata una ricerca portata avanti da due anni dal progetto CleanAlp. I volontari hanno esaminato qualcosa come 488 km di sentieri sulle Alpi, finendo col trovarvi rifiuti di ogni tipo e genere. E fra questi rifiuti a fare la parte dei leoni era soprattutto la plastica.
Se le montagne sono invase dai rifiuti, la colpa è solo nostra
C’è poco da argomentare: i rifiuti sui sentieri di montagna non ci arrivano da soli. E visto che mi risulta che stambecchi e camosci non producano rifiuti di plastica, allora i responsabili sono gli esseri umani che frequentano tali sentieri.
Questi i rifiuti maggiormente presenti:
- fazzoletti di carta (perché usarli e metterli in tasca è faticoso a quanto pare)
- mozziconi di sigaretta (che ci andate a fare in montagna per respirare aria buona se poi fumate come turchi, abbandonando sigarette qua e là?)
- bottiglie di plastica (portarvele a casa dove aver bevuto era sempre troppo faticoso?)
- contenitori di succhi (idem come sopra)
- panini
- cioccolata
- pneumatici (non chiedeteci come siano finiti lassù)
- assorbenti igienici (ci si porta dietro un sacchettino appositamente per questo motivo)
- biancheria intima (ok, qui lasciamo spazio all’immaginazione)
- sacchetti con feci di cani (bravissimi ad averle raccolte col sacchetto, ma poi non lasciate il sacchetto in giro)
- cotton fiock (non potevate pulirvi le orecchie a casa?)
- oggetti vintage (di nuovo, non chiedeteci il perché)
Si parla tanto di preservare la natura, ma poi quando ci troviamo immersi in essa non sappiamo comportarci civilmente. In realtà è facile: vado in montagna per fare un’escursione estrema o una passeggiata tranquilla? Mi porto sempre dietro qualche sacchetto con cui raccogliere qualsiasi tipo di immondizia e rifiuto prodotto, per buttarlo poi quando si torna a casa.
Questo perché proteggere le Alpi e le montagne è un nostro dovere. Da qui, infatti, arrivano acqua, energia e materie prime che poi permettono la nostra sopravvivenza.